Unioni civili e omofobia

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Di Massimo Mele il 1 Settembre 2010. Nessun commento

… com’è attuale il documentario girato nel 2006 da Marcias

Mercoledì 01 settembre 2010 Unione Sarda

Quattro anni fa, quando questo docu-fiction uscì, si parlava di Pacs e Dico. Termini che oggi sembrano alieni, di un’altra galassia, ma nella sostanza nulla è cambiato, perché sulle unioni civili di fatto, omosessuali e no, qui in Italia il tempo si è cristallizzato. E se nell’ultimo mese paesi (cattolicissimi) come Portogallo, Argentina e Brasile hanno varato leggi sulle nozze gay, da noi il governo di centrodestra neppure prende in considerazione l’argomento. Mentre la cronaca quotidiana continua a raccontarci episodi di omofobia. Ecco perché stasera (ore 21,30 nella rassegna di cinema all’aperto a Villa Muscas, a Cagliari) conviene dare uno sguardo al film di Peter Marcias Ma la Spagna non era cattolica? , da poco edito in dvd (euro 14,90, compreso un libro, Casini editore), un lavoro sceneggiato da Marco Porru (sardo anche lui come il regista) che non è affatto datato.
Anzi, con la freschezza di una inchiesta sul campo (c’è un giornalista spagnolo che intervista gli italiani sulla riforma del diritto di famiglia voluta da Zapatero) si scivola poi in un racconto di finzione (il giornalista scopre che la sua ex convive con una donna) creando un profondo e stimolante cortocircuito fra i due generi e le due storie, mostrando come sia complesso il processo di accettazione di se stessi e degli altri, ma anche esaltando le apparenti e reali contraddizioni di un tema cardine del dibattito civile. Che trova motivo di riflessione in più nella lunga intervista a Franco Grillini. Il taglio del film è asciutto, la sensazione è che l’ombra del cupolone entri un po’ troppo nel privato, soffocando le libertà e le scelte individuali.
Marcias infatti privilegia le location romane di piazza San Pietro e piazza Montecitorio, mettendo cioè sullo sfondo delle interviste alla gente comune i simboli del potere (cattolico e politico), ma non c’è mai un’aria moraleggiante o prevaricatrice, il suo documentario è un invito a capire, a entrare in sintionia con il concetto della differenza, del rispetto e dell’integrazione. A questo proposito, c’è da segnalare nel dvd, la presenza di un corto Una questione delicata , che è una bella intervista a Christian Floris, il deejay che fu vittima due anni fa di una aggressione omofoba a Roma.
Così dopo il debutto alla Mostra di Venezia nel 2006 e un lungo tour per festival internazionali Ma la Spagna non era cattolica? torna, dopo una fugace apparizione, a Cagliari. E Marcias stasera sarà nell’arena Muscas a presentare il suo lavoro e a rispondere alle domande del pubblico. E regalare, in chiusura, una piccola sorpresa. ( s.n. )

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