E’ morto Cossiga, addio al Picconatore

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Di Massimo Mele il 10 Agosto 2010. Nessun commento

Funerali in forma privata a Cheremule
Aveva 82 anni. Per più di 50 anni è stato protagonista della vita politica italiana. Il presidente emerito della Repubblica era ricoverato da lunedì della scorsa settimana al reparto di rianimazione del policlinico Gemelli di Roma. Sarebbe stata una crisi cardiocircolatoria una delle cause del decesso del senatore a vita, avvenuto alle 13.18. Una prima crisi, dovuta anche una forte abbassamento della pressione arteriosa, aveva portato Cossiga al ricovero 9 giorni fa.

I funerali del presidente emerito dela Repubblica, Francesco Cossiga, si svolgeranno a Cheremule (Sassari), un piccolo paese del Meilogu. Lo si è appreso da amici di famiglia che hanno spiegato che il presidente era particolarmente affezionato a Cheremule perché vi erano nati i genitori. All’origine della scelta di Cossiga potrebbe aver anche influito il fatto che le dimensioni della chiesa parrocchiale e del sagrato sono tali da favorire il carattere strettamente privato delle esequie, che sarebbe stato espressamente chiesto dal presidente con le lettere inviate alla massime cariche dello Stato.

ORE D’ANGOSCIA Sono passate da poco le 13,15 e Anna Maria Cossiga si precipita all’interno del Policlinico Gemelli, confermando agli occhi dei cronisti ciò che da stamattina era nell’aria: il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga non ce l’ha fatta. Il via vai sul piazzale del pronto soccorso, contiguo al reparto di rianimazione dove Francesco Cossiga è morto, si infittisce e i cari della famiglia del senatore si stringono attorno allo statista appena spirato. Il bollettino medico era stato reso noto poco dopo mezzogiorno ma la sua anteprima era già apparsa, e da ore, sui volti degli amici e dei parenti. Sono durati poco infatti quei segnali di miglioramenti che avevano fatto comparire ai piedi del Policlinico qualche espressione più distesa. Dove c’erano mezzi sorrisi, forse di estrema speranza, c’erano facce scure e sguardi che il più possibile cercavano di evitare i cronisti. Il piazzale che solo qualche giorno fa sembrava tornato alla quotidiana routine di affluenza (un altro segnale positivo) era tornato a riempirsi, il via vai si era infittito, erano comparse gazzelle con carabinieri in divisa. Al centro del movimento, per tutta la mattinata, la figlia Anna Maria, in pantaloni e maglia neri, sempre con l’orecchio al telefonino. E’ lei che veniva abbracciata da chi arrivava. Ricambiava gli abbracci passandosi brevemente a volte una mano sugli occhi. Il bollettino di mezzogiorno aveva messo nero su bianco quello che tutti sembravano sapere: “Un repentino e drastico peggioramento”, un quadro di “estrema gravità” che ha necessitato “la ripresa di tutti i supporti vitali”. Ma non ce l’ha fatta e già in mattinata c’era chi sussurrava di un “collasso cardiocircolatorio”, quello che poi sembra esser stato fatale al già provato fisico dell’anziano statista. Attorno a Cossiga si erano riuniti tutti gli amici più cari, come l’ex prefetto di Roma Enzo Mosino. Si era visto anche Enzo Carra. Un peggioramento che molti non si aspettavano: a quanto sembra, dopo il miglioramento di Ferragosto, il presidente emerito sarebbe stato pronto a essere trasferito dalla rianimazione a un altro reparto, forse geriatria. Ma da rianimazione non si sarebbe più spostato.

TESTAMENTO POLITICO – Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga ha lasciato un testamento con le sue ultime volontà e tre lettere personali e riservate ai vertici delle istituzioni. Le lettere dell’ex capo dello Stato sono indirizzate al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente del Senato Renato Schifani e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il testamento dovrebbe contenere le ultime disposizioni di Cossiga rispetto ai suoi funerali.

BERLUSCONI – “Piango un amico carissimo, affettuoso, generoso. Mi mancheranno il suo affetto, la sua intelligenza, la sua ironia, il suo sostegno. Ai suoi figli l’impegno della mia vicinanza”. E’ questo il ricordo di Francesco Cossiga che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, affida ad una nota.

IL CORDOGLIO DEL PAPA – Cordoglio di Benedetto XVI per la morte del presidente emerito della Repubblica italiana, Francesco Cossiga, spentosi stamani all’età di 82 anni. Il Papa, riferisce la Radio Vaticana, è stato immediatamente informato della notizia della morte di Cossiga, avvenuta alle 13.18 di oggi al Policlinico Gemelli. Profondamente addolorato si è raccolto in preghiera. Pochi giorni fa l’arcivescovo Rino Fisichella era stato incaricato dalla segreteria di Stato, a nome del Papa, di informarsi sullo stato di salute dell’ex presidente e si era recato in visita al policlinico di Roma.

Martedì 17 agosto 2010 14.37  da Unione Sarda

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