Vendola:”Voglio Gino Strada ministro”

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Di Massimo Mele il 27 Novembre 2010. Nessun commento

Il leader di SEL intervistato alle Invasioni Barbariche

Il leader di Sinistra Ecologia Libertà interviene a Le invasioni barbariche, la trasmissione di La7 condotta da Daria Bignardi. Si parte con la riforma dell’università e le proteste: “Penso che la Gelmini invece di apparire in video dovrebbe incontrare gli studenti e aprire un tavolo di confronto“, afferma Nichi Vendola. E spiega: “La controriforma è un colpo a cuore dell’istruzione pubblica”. E ancora: “Penso che le risorse bisogna cercarle rastrellarle nell’aria del privilegio, della speculazione. L’Italia di oggi ha il profilo di un paese ottocentesco”.

RIFIUTI IN PUGLIA – Sulla spazzatura in Campania dice Vendola: “Berlusconi ha sviluppato attitudini magiche che non hanno mai portato a risolvere il problema. A Napoli c’è emergenza sanitaria, non estetica. I bambini ricoverati per difficoltà respiratorie. Credo che tocchi a tutti noi fare la nostra parte. Se Napoli piange non credo la Puglia possa ridere. Farò la mia parte. Prima col governo Prodi e poi col governo Berlusconi ho accolto 50mila tonnellate di rifiuti“.

VIVA LE PRIMARIE – Lei è un Berlusconi di sinistra? “E’ una questione dir eddito che rende difficile il paragone”. “A me piace Wagner a Berlusconi Apicella“. E’ una notizia: “Abbiamo gli impianti per raccoglierli“. Ancora immondizia a Napoli. I suoi concittadini capiranno. Non è una promessa dice Vendola: “Confido sul senso di solidarietà dei pugliesi”. I rifiuti andranno anche nella regione governata dal 2005. Sottolinea la necessità di primarie “rispetto alla crisi della politica che coinvolge maggioranza e opposizione“. “Si parla di Ruby e di Noemi“, si lamenta Nichi.

L’AFFETTO POPOLARE – Vendola ripercorre tutte le elezioni vinte, dalle comunali al governatore: “L’immagine con l’uomo con l’orecchino, dell’uomo diverso ha sortito un effetto positivo. Quello che conta non è il look ma quello che esprimi. Se nella tua voce la gente coglie qualcosa di autentico, si fida. L’affetto popolare è la più grande ricchezza“.

IL VENDOLESE – Poi Vendola viene chiamato a commentare la sua imitazione da parte di Checco Zalone. Il comico stuzzica la “retorica vendoliana“. Qualcuno lo chiama “vendolese“. Vendola che ne dice? “Molti giornalisti altolocato mi hanno sempre contestato un linguaggio elitario. Il punto è che questa contestazione mi è solo giunta da giornalisti altolocati o da colleghi politici, non dalla gente mia. Questo modo di esprimermi è molto legato alla mia formazione culturale. Ho sempre impastato la politica con la poesia, i romanzi, la geografia“.

IL GOVERNO VENDOLA – Gioco della pistola alla tempia. Un nome, un aggettivo. Daria Bignardi spara il personaggio. Il governatore della Puglia lo definisce. Per Nichi Tremonti è “sadico”, Montezemolo “metafisico”, La Russa “luciferino”. Esitazione su Bondi: “Non ricordo il maschile della parola perpetua”, dice Vendola. Poi esclama: “Sacerdotale!”. Poi la conduttrice chiede: ”In tandem alla guida del Pd con con Bersani o Chiamparino?”. Vendola: ”Bersani“. Ancora: ”La cosa migliore della sua vita politica di Bersani?“. Per Vendola ha fatto bene il ”ministro“. E D’Alema? “Il ministro”. Veltroni? “Il ministro”. “La cosa migliore di Berlusconi? ”La capacità di coltivare rapporti umani con cordialità autentica, anche con gli avversari“. Dulcis in fundo i nomi di ministri che non mancherebbero nel governo di Nichi Vendola: “Carlo Petrini, il presidente di Slow Food; don Luigi Cioffi, presidente di Libera; Lorella Zanardo, autrice del documentario Il corpo delle donne; Gino Strada di Emergency“. Un aggettivo per Vendola? “Permaloso“, risponde il diretto interessato.

Da Giornalettismo.com

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