Usa: cambio di sesso negato, detenuta trans si castra da sola.

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Di Massimo Mele il 10 Giugno 2011. 1 Commento

Cerca di tagliarsi il pene con tre rasoi usa e getta

VIRGINIA – Ha cercato di tagliarsi il pene con tre rasoi usa e getta per circa tre ore. Poi è stata fermata, e sono stati necessari 21 punti di sutura. E’ la storia di Ophelia De’lonta, transessuale in carcere in Virgina che non può permettersi un’operazione per cambiare sesso, e così ha cercato di farlo da sola.

Un’adolescenza fatta di rapine, traffico di droga e armi. Il tutto per sopravvivere, ma anche per pagarsi quel tanto agognato intervento chirurgico che gli permettesse di uscire da quel corpo da uomo in cui è nata ma che non lo rispecchia. In carcere le è permesso di prendere ormoni femminili e indossare l’uniforme di una donna, e gli viene rivolto il “lei”, ma non si va oltre.

Il Dipartimento della Virginia le ha negato il trasferimento al carcere femminile, e il pagamento per un intervento chirurgico genitale. E così poi è arrivato il gesto estremo.

Al carcere non possono essere sicuri che non ci proverà di nuovo, anzi De’lonta pensa che anche la morte potrebbe essere migliore che continuare a vivere con i genitali maschili. Un altra detenuta transgender ha intentato una causa simile in California, e Todd Gilbert, avvocato in materia di sistema sanitario carcerario, ha sostenuto che “una prigione non è tenuta per legge a dare ai prigionieri l’assistenza medica che invece avrebbero ricevuto se fossero state persone libere, magari benestanti”. E aggiunge: “E’ assurdo pensare che i contribuenti vogliano sostenere cambiamenti di sesso con le loro tasse”.

Fonte: www.blitzquotidiano.it

One Response to Usa: cambio di sesso negato, detenuta trans si castra da sola.

  1. Elena   10 Giugno 2011 a 11:52

    Mamma mia cosa fa fare la disperazione 🙁

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