Speranza sarda contro l’Aids

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Di Massimo Mele il 10 Dicembre 2010. Nessun commento

Si tratta di una nuova classe di farmaci che, a differenza di quelli tradizionali, non solo inibiscono il virus Hiv – spiega l’amministratore delegato Franco Lori – ma proteggono e rafforzano il sistema immunitario».

Nel Centro ricerche di Porto Conte si sta mettendo a punto una nuova arma per combattere l’Aids.
La ViroStatics, società biofarmaceutica italo-americana che opera presso la sede di Alghero del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, dopo aver creato propri brevetti e averne acquisito altri da Università e istituti specializzati, ha sviluppato dei farmaci chiamati Av-halts (AntiViral-Hyper Activation Limiting Therapeutics), in grado di abbassare la carica virale e prevenire al tempo stesso l’esaurimento del sistema immunitario. «Si tratta di una nuova classe di farmaci che, a differenza di quelli tradizionali, non solo inibiscono il virus HIV – spiega l’amministratore delegato Franco Lori – ma proteggono e rafforzano il sistema immunitario, la miglior medicina che abbiamo a disposizione fin dalla nascita».

FASE AVANZATA Il farmaco leader (VS411) è arrivato alla avanzata Fase II di sviluppo clinico e una seconda generazione di altri farmaci con un meccanismo d’azione simile al farmaco leader ma con caratteristiche farmacologiche migliorate, è già in fase di sperimentazione nei laboratori ViroStatics di Porto Conte Ricerche. L’azienda, oltre un anno fa, ha deciso di scommettere sulla Sardegna. Dal Policlinico San Matteo di Pavia si è trasferita ad Alghero annunciando importanti prospettive nella cura dell’epidemia.
«Il primo caso è stato diagnosticato nel 1981 – continua Lori – da allora l’Aids ha ucciso oltre 25 milioni di persone al mondo. Nonostante i tanti farmaci a disposizione contro il virus, la maggior parte delle persone infette non riceve le cure adeguate o viene curata nelle fasi terminali dell’infezione». Inoltre i malati devono assumere quotidianamente dei medicinali e sono così più esposti a patologie cardiovascolari e a tumori. «I farmaci a disposizione non eliminano il virus Hiv – tiene a precisare l’amministratore della ViroStatics – che continua a logorare il sistema immunitario e a farlo invecchiare precocemente».

NUOVI FARMACI La nuova classe di farmaci sperimentata a Porto Conte Ricerche, invece, sembrerebbe in grado di tutelare le difese costantemente stimolate dal virus. «Se vogliamo ricorrere a una metafora – prosegue il delegato della società di farmaceutica – è come un’automobile che viaggia sempre in prima con l’acceleratore al massimo, fino a che il motore fonde. Non solo bisogna togliere il piede dall’acceleratore (inibire il virus) ma anche raffreddare il motore (il sistema immunitario)».
Adesso ViroStatics intende allargare il campo di ricerca e produzione, dai farmaci ad alta attività a quello dei biofarmaci e vaccini, richiamando ad Alghero nuove competenze e personale qualificato.
Una storia in controtendenza. Proprio quando si annunciano ovunque tagli alla ricerca, la società biofarmaceutica presente negli Usa e in Canada, decide invece di
intensificare i propri investimenti nell’Isola.

CATERINA FIORI, l’Unione Sarda

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