Sassari: 2° incontro per la manifestazione contro l’omofobia del 23 Giugno

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Di Massimo Mele il 14 Maggio 2012. 1 Commento

Prossimo incontro per l’organizzazione della manifestazione contro l’omofobia: martedì 15 Maggio ore 20:00 al CCS Borderline

Nell’incontro di Giovedì 10 Maggio al CCS Borderline erano presenti MOS, Se non ora quando?, Noidonne 2005, SeL, Psd’Az, Bottega commercio equo e studenti dell’università e delle scuole superiori, oltre a singole e singoli. Hanno già aderito anche se non presenti ass. Italia Cuba e ARC Cagliari.

E’ stata confermata la data del 23 Giugno sulla piattaforma proposta dal MOS, quale il richiamo all’Europa in tema di diritti di cittadinanza. Condivisa la logica della trasversalità della manifestazione che attraversa le diverse componenti sociali contro la cultura della violenza e della discriminazione a cui si oppone una cultura del rispetto, dell’incontro e della contaminazione.

Proposti degli incontri di approfondimento dei temi portanti della manifestazione: omofobia, razzismo e sessismo da organizzarsi prima ed in preparazione della manifestazione.

Temi toccati nella discussione sono stati l’omofobia e i diritti di gay, lesbiche e trans, il femminicidio e la rappresentanza femminile, l’aumentata violenza razzista (ma anche contro le donne e le persone omosessuali) con particolare riferimento alla nostra città.

E’ opinione condivisa che la manifestazione possa essere un momento di sintesi e di incontro delle diverse mobilitazioni tematiche dei mesi passati, ma anche una grande festa arcobaleno dell’incontro e della convivenza.

Viene richiesto a tutt* di verificare la disponibilità di gruppi o performer conosciuti per il concerto finale o di proporre nomi, anche di richiamo, che ci permettano di organizzare un happening di richiamo.

La parte burocratica verrà ultimata martedì con la definizione della documentazione da presentare a Comune, provincia, Regione e CPO di vari livelli, oltre anche alla ricerca di sponsor privati per coprire le spese della manifestazione e del concerto, che partono da un minimo di euro 5000 (spese lo scorso anno).

E’ stata ventilata la possibilità di fare una tre giorni, tipo campeggio, per approfondire anche se qualcuno ha sollevato un problema di tempi.

L’assemblea condivide l’impostazione data dal MOS nel documento di convocazione che vi riproponiamo

Come ogni anno vi proponiamo la “manifestazione contro l’omofobia, il razzismo ed il sessismo”, da tenersi a Sassari in data 23 Giugno 2012. La formula della manifestazione rimane invariata perchè, a nostro avviso, rappresenta la sintesi delle battaglie che ci hanno visto protagonist*, insieme, negli ultimi anni: dalle rivendicazioni del comitato 1° Marzo sui diritti dei migranti e di contrasto ai rigurgiti razzisti sempre più frequenti in Italia come in Sardegna, alle proposte del comitato 8 Marzo per un maggiore protagonismo femminile a partire dalla rappresentanza politica ed istituzionale da contrapporre alla politica maschile e maschilista che ci ha accompagnato negli ultimi vent’anni e la lotta per i diritti di gay, lesbiche e trans e di contrasto all’omofobia sempre più presente nella nostra società a partire dalla scuola. A nostro avviso si tratta della più ampia battaglia per la piena cittadinanza di tutte e tutti e per una cultura del rispetto e di valorizzazione delle diversità da contrapporre alla cultura maschile della contrapposizione e della violenza.

La crisi economica che stiamo attraversando, oltre a drastiche misure di contenimento della spesa e di impoverimento della popolazione, che colpisce alle fondamenta il nostro stato sociale e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori conquistati negli anni, porta con se una forte insicurezza ed una tendenza a rifugiarsi in ricette populistiche, siano esse la chiusura delle frontiere in chiave xenofoba o forme religiose e ideali sempre più integraliste e conservatrici. I continui richiami all’Europa riguardano oggi unicamente il piano economico e non quello sociale e tutte le misure più drastiche sono motivate da un laconico “E’ l’Europa che ce lo chiede”. Eppure l’Europa da decine di anni ci chiede ben altro. E’ del 1994 la prima risoluzione del Parlamento Europeo sui diritti di gay, lesbiche e trans, seguita da molte altre sulla necessità di contrastare tutti i fenomeni di razzismo, di sessismo, omofobia e transfobia. Richiami totalmente inascoltati in un Paese, unico in Europa insieme alla Grecia, che ancora non condanna l’omofobia quale crimine di odio ma, anzi, implicitamente la sostiene, non avendola inserita nella legge Mancino del 1993 e non considerandola quindi un crimine tanto grave quanto motivato dall’odio al pari del razzismo, del sessismo, della discriminazione religiosa e politica. Persino alla discriminazione sportiva è riconosciuta un’aggravante, ma i tifosi di altre squadre sono cittadini a tutti gli effetti, gay, lesbiche e trans ancora no.

Per questo pensiamo che un possibile slogan per la manifestazione possa essere “Libertà, dignità, laicità … è l’Europa che ce lo chiede”. E su questo vorremmo aprire il confronto con tutte le realtà associative, politiche e i singoli e le singole che condividono le finalità della manifestazione e che intendono partecipare alla sua ideazione e organizzazione

One Response to Sassari: 2° incontro per la manifestazione contro l’omofobia del 23 Giugno

  1. trans milano   5 Luglio 2012 a 10:25

    basta con questa discriminazione !!!!! in fin dei conti non stiamo parlando di extra terrestri

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