“Oddio un uomo nudo!”. Gioventù Cristiana si traveste e attacca ancora

Di Massimo Mele il 23 Aprile 2011. 6Commenti

Civiltà Futura, la nuova formazione politica di Pietro Serra, già famoso tuttofare di Gioventù Cristiana, attacca l’Ex-Q per via di un disegno di un uomo senza veli “volgare provocazione” e minaccia querele. Contro gli artisti o contro il disegno nudo?

Sassari. Sono passati diversi mesi dall’ultimo attacco di Gioventù Cristiana, l’organizzazione fondamentalista cattolica, formata da un paio di persone, che negli anni passati ha attaccato duramente il MOS e le persone omosessuali e transessuali. Lo scorso Gennaio Pietro Serra, il capo dell’organizzazione, diede grande prova di utilizzo dei media quando montò un caso giornalistico, in questo supportato da Luigi Soriga della Nuova Sardegna, per una locandina di un Queer Party raffigurante un Cristo che fuma. “Blasfemi” scrisse e gridò ai quattro venti. E la stampa lo seguì regalandogli una grande pubblicità che lui sperava di capitalizzare nelle imminenti elezioni provinciali in cui risultava candidato per l’UDC. Ma due urla isteriche contro un manifesto non fanno una campagna elettorale e il nostro povero Pietro, sconfitto alle elezioni, dovette ripiegare su Badoo, un social network di quelli utilizzati per cercare compagnia senza farlo sapere in giro. Eppure, dalle informazioni a noi pervenute, neanche la ha avuto molto successo: pochi si sono fidati del suo faccino ingenuo e da bravo ragazzo, un fetish che non va per la maggiore nella nostra città, o sarà stata la vocina due tonalità sopra quella maschile??

Per dare un pò di nuova verve ad un’immagine ormai ingiallita, per quanto poco più che ventenne, il nostro Pietro ha visto bene di fondare un’altra associazione: Civiltà Futura. Vuoi vedere che con un nome tendente all’estrema destra non si avvicini qualche bel ragazzone, che so, un naziskin o un fascistello di periferia. Ma la fissazione per il corpo maschile e per il sesso è tale che Pietro non riesce a trattenersi quando vede un disegno (si, proprio un disegno) davanti all’ingresso dell’Ex-Q. Un corpo di uomo, dal collo alle ginocchia, senza veli o mutande. “Che spavento”, avrà pensato “ma quelli di sinistra ce l’hanno tutti così grande o è una licenza artistica??”. Comunque sia, il nostro Pietro, paladino delle cause ridicole, ha preso carta e penna e ha spedito un comunicato stampa per lamentarsi della nudità del disegno posto all’ingresso dell’Ex-Q. Si si, avete capito bene: “… ci ritroviamo ad esprimere tutto il nostro dissenso per l’ennesima volgare provocazione dei sedicenti artisti dell’Ex-Q” si legge nel comunicato, che, dopo aver richiamato la legge contro gli imbrattamenti, ammonisce “A scanso di equivoci lo confermiamo sin da ora: dopo Paqua quereleremo gli abusivi.” Il comunicato continua con le solite bugie di Pietro Serra a cui siamo abituati “Ai “pseudo-artisti” è garantita ad esempio la fornitura dell’energia elettrica, mentre per coloro che vivono con figli in ex asilo, scantinati o si trovano ora sotto sfratto, sono costretti a mendicare tra una Caritas e l’altra per riuscire a pagare la bolletta”. Peccato che gli artisti le bollette se le paghino da soli come tutto il resto che è stato fatto all’interno; lavori ai quali hanno contribuito centinaia di persone e decine di associazioni in rappresentanza di migliaia di cittadini. Numeri che a Pietro sono piuttosto sconosciuti dato che la sua grande manifestazione contro i gay, nel 2009, vide partecipare ben 8 persone (otto, si, avete letto bene).
Chissà se nell’uovo il nostro povero Pietro troverà un bel bambolotto con cui divertirsi senza continuare ad infastidire la gente che lavora. Speriamo per lui e per tutti e tutte noi.

La voce della coscienza dei cattoinsoddisfatti