Napoli: Aggrediti 2 dirigenti di Arcigay

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Di Massimo Mele il 10 Aprile 2011. Nessun commento

Continuano in Italia gli episodi di omofobia, lesbofobia e transfobia. Questa volta, a fare le spese della stupidità umana, sono stati due dirigenti Arcigay, aggrediti davanti la loro sede. Ma come si sa, tale aggressione è solo un’aggressione, nessuna aggravante per essere stata generata dall’odio verso i gay. Avrà conseguenze più lievi di un’aggressione per futili motivi che, paradossalmente, sono riconosciuti come aggravante. L’articolo che segue è stato tratto da repubblica.it

L’episodio davanti alla sede di Napoli dell’associazione. Vittime dell’attacco il presidente della sede di Salerno e il segretario provinciale di Pistoia che si trovavano in città per un corso di formazione. Contro i due lanci di uova ed acqua. Identificato l’aggressore

Due dirigenti di Arcigay, che si trovavano a Napoli per un corso di formazione, sono stati aggrediti di fronte alla sede di Arcigay Napoli. Antonello Sannino, presidente di Arcigay Salerno e Federico Esposito, segretario provinciale di Arcigay Pistoia, sono stati colpiti da calci e pugni. Poi secondo alcune testimonianze sono stati raggiunti da un lancio di uova e d’acqua mentre si udiva un ‘Lavatevi sporcaccioni’ a quel punto tre persone (uno uomo con una mazza e una donna) si sono aggiunte all’assalitore.

La presenza di 40 componenti dell’Arcigay ha evitato il peggio. L’aggressore è stato identificato dai carabinieri. Sia Sannino che Esposito hanno presentato denuncia mentre le contusioni che hanno riportato sono state giudicate guaribili in sette giorni. “Purtroppo non è la prima volta che a Napoli si verificano episodi di intolleranza omofobica che sfociano poi in aggressioni fisiche e verbali” spiega Fabrizio Sorbara, presidente Arcigay Napoli.

“Facciamo appello alle istituzioni e alla società civile – continua Sorbara – affinché condannino il grave gesto. Stiamo valutando la possibilità di realizzare iniziative nel quartiere per riaffermare la nostra presenza e la nostra voglia di rispetto”

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