Monti: No a matrimoni e adozioni gay! La famiglia è costituita da uomo e donna

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Di Massimo Mele il 17 Gennaio 2013. Nessun commento

Mario Monti esce allo scoperto e, in piena campagna elettorale, rivela il suo pensiero sulle coppie omosessuali “Da leader Europeo a bulldozer del Vaticano” commenta l’Arcigay. De Giorgi, direttore di Gay.it lascia la lista Monti “Contro di me un tritacarne”

“Per me la famiglia è formata da un uomo e una donna ed è giusto che i figli crescano con madre e padre”. Questa la risposta di Mario Monti alla domanda sui matrimoni gay di Ilaria D’Amico su La7. Quasi contemporanea la ritirata di Alessio De Giorgi dalla lista “Con Monti per l’Italia” che lo vedeva capolista in Toscana al Senato. L’europeismo di Monti si scioglie come neve al sole “Monti getta finalmente la maschera e dimostra la sua conversione da leader Europeo a bulldozer del Vaticano. Dopo aver assistito al passo indietro di Alessio De Giorgi, unico candidato gay visibile nel suo partito, impallinato dalle destre con il metodo Boffo e non difeso da Monti, siamo costretti ad ascoltare una sua dichiarazione contro le famiglie omosessuali buona per le peggiori teocrazie e il più deleterio fondamentalismo. Evidentemente i lunghi anni passati in Europa non gli sono serviti a niente” è il commento di Flavio Romani, presidente di Arcigay.
Tutto ora risulta più chiaro: l’Europa di Monti è quella della finanza, delle merci, delle banche, non certo quella delle e dei cittadini che reclamano più diritti. Più flessibilità nel mondo del lavoro, cancellazione dell’art. 18 e, sopratutto, più spazio alla Chiesa che sembra ormai il principale riferimento del professore.
“Secondo Monti, l’unica famiglia è quella composta da un uomo e una donna – commenta Nichi Vendola, leader si SeL e alleato del PD, su Twitter -. Meno male che lui era il progressista e io il conservatore…”
Sul tema, il professore della Bocconi ed ex dipendente della JP Morgan, da un piccolo contentino “Il parlamento può trovare le forme per disciplinare altre forme di convivenza”. Che significa tutto e niente.
“Abbiamo sentito decine di volte Monti dire ‘ce lo chiede l’Europa’ a proposito delle misure ‘rozze’ (parole sue) in materia economica e fiscale. Ma non abbiamo mai sentito Monti replicare all’Europa quando ci chiede anche di adeguare l’italia agli standard di civiltà per ciò che attiene diritti civili e libertà individuali. Ora Monti ci propina la sua ricetta per le famiglie che devono essere solo di eterosessuali e con figli mai e poi mai adottati da coppie gay. Bella roba senatore! Che coraggio, che apertura e che modernità! Purtroppo il nostro Paese si deve accontentare di forze politiche e di leader incapaci di interpretare la modernità o, più semplicemente, servili verso il vero e unico potere forte dell’Italietta e cioè il Vaticano” è il commento di Franco Grillini, storico leader del movimento GLBT.
Alessio De Giorgi getta la spugna. L’ex direttore di Gay.it, imprenditore e gestore per molti anni del locale Mamamia, candidato in Toscana al Senato (al quarto posto) per la Lista Monti ha deciso di ritirare il suo nome.
L’inventore del Mamamia di Torre del Lago e direttore di Gay.it, dopo aver collaborato con Matteo Renzi durante la campagna delle primarie sui temi dei diritti civili, si era candidato nella lista civica del Professore. La sua discesa in campo aveva destato critiche da più parti dopo la pubblicazione su Dagospia di alcune foto che lo ritraevano in compagnia di una drag queen. “Sono foto personali, riguardano la mia sfera privata”, si era difeso De Giorgi.
Il quotidiano Libero ha poi rincarato la dose rivelando che l’ex candidato montiano gestisce alcuni siti internet di “escort gay e incontri hot, in uno dei quali i ragazzi si offrono a pagamento”. De Giorgi si difende dalle accuse e denuncia di essere stato “vittima di un tritacarne vero e proprio, che ha cercato ed è riuscito a scandagliare in profondità ogni mia attività imprenditoriale, con una intensità inaudita e non applicata a nessun altro candidato della prossima competizione elettorale”.

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