Mogae: depenalizzare l’omosessualità per combattere l’Aids

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Di Massimo Mele il 3 Novembre 2011. Nessun commento

Gaborone – Il presidente del Botswana, Festus Mogae, si e’ dichiarato favorevole alla depenalizzazione dell’omosessualita’ nel suo paese. In Botswana, l’articolo 165 del Codice consente di condannare gli omosessuali. Mogae ha giustificato questa svolta con la necessita’ di combattere l’Aids, il cui tasso di prevalenza sfiora il 17%, uno dei piu’ alti al mondo. “Non la capisco”, ha detto il presidente botswanese, riferendosi all’omosessualita’, “ma i gay vanno considerati come gli altri cittadini. Per proteggere loro e i loro clienti – ha detto Mogae – dobbiamo aiutarli a prevenire e prendere precauzioni. Non credo che li si aiuti con la detenzione in carcere”. Anche perché gli omosessuali restano un gruppo minoritario nel Paese.
Le prigioni del Botswana, ha aggiunto, “sono una delle sorgenti dell’infezione“, dato che molte persone dopo che escono si scopre che hanno contratto l’Hiv.
Mogae nel 2008, dopo due mandati, ha ricevuto il premio Mo Ibrahim per il buon governo in Africa. Sotto la sua amministrazione, la vendita di farmaci antiretrovirali è diventata gratuita.
Le dichiarazioni di Mogae hanno trovato eco in Zimbabwe, dove anche il primo ministro Morgan Tsvangirai si e’ detto pronto a depenalizzare l’omosessualita’ e a difendere i diritti dei gay. “In Africa e’ un tema controverso”, ha dichiarato Tsvangirai, “spero che la Costituzione consentira’ a ciascuno di noi di scegliere il proprio orientamento sessuale, a patto che non nuoccia agli altri. Personalmente, lo considero un diritto umano”. Con la depenalizzazione dell’omosessualita’, Tsvangirai sfrutta l’ennesima opportunita’ per distinguersi dal suo eterno rivale, il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, da sempre in prima linea contro l’omosessualita'”.

Fonte AGI e peacereporter.it

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