Luxuria legge le fiabe (non dette) ai liceali

Home » Intrattenimento » Luxuria legge le fiabe (non dette) ai liceali

Di Massimo Mele il 12 Marzo 2011. Nessun commento

Wladimir presenta il suo libro al «Filiberto Menna»: «Affronto il tema della diversità con l’arte del racconto»

SALERNO – Vladimir Luxuria ha presentato oggi agli studenti del liceo artistico «Filiberto Menna» di Salerno il suo libro «Le favole non dette» pubblicato da Bompiani. «Ho scelto di accettare l’invito della preside del liceo, Ester Andreola, e di essere qui gratuitamente – spiega Luxuria – per parlare del mio libro. Ho affrontato il tema della diversità e della trasformazione grazie al genere per eccellenza, che è, appunto, la fiaba e lo faccio utilizzando le corde dell’emozione rispetto a quelle della politica. Sono sempre stata affascinata dalle fiabe di Andersen che sono, a mio avviso, metafore della diversità». Luxuria, poi, si è soffermata sulla ricorrenza dell’Unità d’Italia.

«1861: LA VITTORIA DELLA LAICITA’» – «Per me – dice – il 1861 rappresenta la vittoria della laicità dello Stato. Con il 1861 finisce, o dovrebbe essere finito, il potere temporale del Papa. Mi chiedo comunque se temi sensibili come la legge 40, il testamento biologico, i diritti di gay e lesbiche siano davvero scevri dall’influenza della Chiesa. Ma il 1861 è stato anche l’anno dell’abolizione della castrazione obbligatoria per le voci bianchi, ragazzini spesso utilizzati proprio nei cori della Chiesa».

CONTRO LA CHIESA – E sempre sulla Chiesa aggiunge: «La Chiesa ostacola alcuni tipi di diversità mentre fa tanto in alcuni campi e mi riferisco, ad esempio, ai diversamente abili che sono seguiti da bravi volontari cattolici. Allo stesso modo la Chiesa condanna la diversità di tipo sessuale e questo penalizza quanti hanno fede e si vedono discriminati. L’ingerenza del Vaticano è ancora forte ma questo capita in tutte le grandi religioni monoteiste». Luxuria ha risposto a tutte le domande dei ragazzi ma guai a chiamarla onorevole. «Non sapevo che si rimanesse onorevoli a vita. Non amo le cariche e confesso di fare fatica a chiamare onorevoli persone per cui è stato chiesto l’arresto ma chiedono l’immunità parlamentare. Per me onorevoli sono i padri di famiglia che lavorano per sbarcare il lunario». Ad aprile, ha annunciato, uscirà il suo secondo libro. Si chiamerà «Eldorado» e sarà dedicato all’innamoramento degli anziani. (fonte Ansa)

Pubblica un commento