L’UDC attacca le Unioni Civili e si appella al Vescovo. Ma Atzei ha già risposto

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Di Massimo Mele il 10 Luglio 2011. Nessun commento

I consiglieri comunali dell’UDC, nel disperato tentativo di trovare un minimo di visibilità, attaccno frontalmente l’approvazione del registro delle Unioni civili e, in una dimostrazione di estrema povertà culturale e profonda omofobia, si appellano al Vescovo. Ma Atzei ha già dato il suo parere e si è dimostrato molto più aperto e pronto ad accogliere quello che lui stesso definisce “atto dovuto”. I richiami alla difesa della famiglia fanno davvero sorridere, perchè il dramma delle famiglie non è certo il riconoscimento dell’esistenza di altre tipologfie di famiglie come quelle gay. Piuttosto è la crisi economica, la mancanza di servizi, la sanità carente. Tutti fattori che derivano dall’incapacità della nostra classe dirigente, di cui i consiglierti dell’UDC sono “degni” rappresentanti. Nella discussione in consiglio comunale hanno dimostrato di non conoscere affatto il “diritto di famiglia” e sono risultati totalmente ignoranti su quelle che sono le reali competenze dell’amministrazione comunale ripsetto a quel nucleo primario che, a parole, vorrebbero preservare da chissà quale sciagura. Cari consiglieri, invece di attaccare gay e lesbiche e chi, come la maggioranza dei consiglieri sassaresi cerca di migliorare le condizioni di vita di tutti e tutte, andate a studiare e impegnatevi anche voi, davvero, per migliorare le condizioni di questa città. Di razzisti, omofobi e sessisti ne abbiamo fin troppi, ora ci piacerebbe anche avere degli amministratori degni di questo nome. E voi, sicuramente non lo siete!.

Di seguito l’articolo de La Nuova Sardegna

I consiglieri dell’Udc contro le unioni civili «Intervenga Atzei»

«La firma del registro piuttosto che unire porterà solo divisioni»

SASSARI. La restituzione, in termini ideologici, del tributo dato da qualche partito o lista, che ha contribuito al successo elettorale. Sarebbe per questo, per i consiglieri comunali dell’Udc, che è stato costituito il registro delle unioni civili.
L’attacco dei consiglieri Marco Bisail, Ottaviano Canalis e Antonio Cossu arriva pochi giorni dopo la discussione e votazione del consiglio comunale. «Prima ancora di avanzare considerazioni sul piano etico e sociale in materia di «unioni civili» – spiegano i tre esponenti dell’Udc – cerchiamo di intendere le motivazioni che hanno spinto i proponenti a presentare questo argomento all’ordine del giorno seppure in posizione residuale, in un momento così difficile e delicato per le vicende economiche sociali e politiche che attraversano il Paese. Ci chiediamo – aggiungono – se questo sia il tempo più adatto per porre al centro del dibattito politico, sia pure a livello locale, argomenti che piuttosto che unire e far convergere risorse intellettuali e culturali verso la soluzione dei gravi problemi, rischiano di lacerare quel debole tessuto unitario che faticosamente le forze politiche più responsabili cercano di costruire». «La discussione sulle unioni civili – spiegano i tre consiglieri di minoranza – era arrivata ad avanzate formulazioni comuni ed intese tra i cattolici, appartenenti ai differenti schieramenti politici. Non capiamo il perché dell’emersione dell’argomento, nonostante a livello nazionale nessun singolo o gruppo parlamentare di maggioranza o di opposizione abbia sentito la necessità politica di sollevare tale questione. Riteniamo che l’attuale comune intesa dei cattolici sia orientata a salvaguardare, sul piano delle tutele, la famiglia che già esiste sotto forma di contributi erogati nelle diverse forme per il mantenimento dei figli. Bisail, Canalis e Cossu fanno infine appello al capo della chiesa turritana, monsignor Paolo Atzei, perché intervenga sulla vicenda.

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