L’omofobia/ignoranza del Ministero della Salute e la lesbofobia strillata dell’Espresso

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Di Massimo Mele il 6 Aprile 2012. Nessun commento

Nell’ultimo numero dell’Espresso Tommaso Cerno firma un articolo sulla presunta lesbofobia del Ministero della Salute (Lesbiche? Per lo Stato sono malate) poichè nei “moduli del dicastero della salute il “lesbismo” è una vera e propria malattia (…) Lo mette nero su bianco il modulo “Icd9-cm”, vale a dire l’elenco ufficiale delle patologie e dei traumi varato per decreto dal ministero della Salute. A pagina 514, capitolo 302, paragrafo “0”, è inserito il “lesbismo ego-distonico”, classificato dunque a tutti gli effetti come malattia (…)“. Ci verrebbe da dire che il sensazionalismo dell’articolo deriva dal tabù che ancora sovrasta la parola lesbica, poichè nei moduli vi è anche il lesbismo ego-distonico, ma all’interno della più generale classificazione di “omosessualità ego-distonica”. Non quindi solo le donne ma tutte le persone omosessuali … ego-distoniche.
L’articolista dell’Espresso punta quindi il ditto sull’omofobia, cancella quell’ego-distonico che priverebbe l’accusa delle sue fondamenta e limita la classificazione alle donne. Non sappiamo se Cerno conosca la differenza fra omosessualità ego-sintonica (quando il soggetto riconosce la sua omosessualità e non vive conflitti derivanti dalla sua condizione) ed ego-distonica (quando invece il soggetto è incapace di accettare o riconoscere il proprio orientamento e vive quindi la sua condizione in maniera estremamente conflittuale), ma dalla confusione che fa fra i termini presupponiamo di no. Scrive infatti: Per quanto suoni strano, è ufficiale: per lo Stato le lesbiche sono “malate”. Le “lesbiche”? Perchè per Cerno l’omosessualità ego-distonica diventa unicamente “lesbismo”?
A chiarire l’equivoco ci pensa Alessandro Paesano su Elementi di Critica Omosessuale:

“Nel documento del ministero della salute si parla di Omosessualità ego-distonica con una specificazione mal tradotta di disturbo di conflitto omosessuale. Infatti il testo originale inglese recita

302.0 Ego-dystonic sexual orientation
Ego-dystonic lesbianism
Sexual orientation conflict disorder
Excludes:
homosexual pedophilia (302.2)

Sexual orientation conflict disorder (il neretto è mio) non si può tradurre con disturbo di conflitto omosessuale che non significa nulla (che cos’è il conflitto omosessuale? ) ma con disordine di conflitto sull’orientamento sessuale. Che vuol dire?
Nel 1973 la APA l’American Psychiatric Association prendendo atto della mancanza di prove scientifiche che giustificassero la catalogazione dell’omosessualità come patologia psichiatrica, introdusse una distinzione tra omosessualità ego-sintonica, ossia la condizione della persona omosessuale che accetta il proprio orientamento sessuale e lo vive con serenità e omosessualità ego-distonica, ossia il caso della persona omosessuale che non si accetta come tale.  Nel 1987 anche l‘omosessualità ego-distonica venne cancellata dalle malattie mentali.

Quindi la pessima traduzione italiana dell’“Icd9-cm” annovera ancora tra le malattie il disturbo psicologico delle persone omosessuali che non si accettano in quanto tali. La malattia non è l’orientamento sessuale di per sé ma il fatto che chi si scopre omosessuale non accetta la propria condizione. Ben diversamente dall’articolo di Tommaso Cerno nel quale si glissa sull’aggettivo ego-distonico  e si annovera l’omosessualità  come malattia tout-court. […]. Cerno riporta l’aggettivo ma non lo spiega cancellando il distinguo. E non a caso quando dice che nel 1993 l’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) ha cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie il 17 maggio del 1993, si vede bene dallo specificare che in quella data venne derubricata l’omosessualità ego-distonica visto che quella ego-sintonica era già stata derubricata dalle malattie mentali nel 1974.”

Concordiamo con Paesano sulla disinformazione dell’articolo dell’Espresso, tuttavia crediamo che simili “sviste” o errori di traduzioni siano incredibili e ci auguriamo che il ministero della Salute italiano provveda immediatamente a cancellare l’errore dai suoi manuali.

AGGIORNAMENTO del 7 aprile

Il Ministero della salute invia una precisazione rispetto a quanto riportato dall’Espresso:
”Il codice 302.0 dell’International Classification of Diseases 9 Clinical Modification (ICD-9-CM), ovvero lo strumento internazionale utilizzato per la definizione delle diagnosi e dei traumatismi nei ricoveri (usato in Italia per le Schede di Dimissione Ospedaliera) – sottolinea il Ministero in una nota – riporta la definizione di ‘orientamento sessuale egodistonico’. L’orientamento sessuale egodistonico, secondo l’Oms, si ha quando l’identita’ di genere o la preferenza sessuale (eterosessuale, omosessuale, bisessuale o prepuberale) non e’ in dubbio, ma l’individuo desidererebbe che fosse diversa a causa di disordini psicologici e del comportamento associati”.

”E’ quindi del tutto evidente – osserva il ministero – che non esiste alcuna classificazione come patologia di qualsivoglia orientamento sessuale: ogni affermazione in questo senso e’ totalmente infondata.

Il ‘lesbismo egodistonico’ e la ‘omosessualita’ egodistonica’ (quest’ultima definizione e’ presente non nell’elenco sistematico delle malattie ma nell’indice alfabetico) sono citati unicamente con lo scopo di indicare che essi vanno ricondotti nella categoria generale dell’orientamento sessuale egodistonico, e quindi identificati con il codice 302.0”.

Il ministero precisa inoltre che ”che la versione italiana dell’ICD-9-CM recepisce la classificazione internazionale attualmente in uso negli Stati Uniti. Il Dipartimento della Salute del Governo americano ha predisposto l’adozione della nuova classificazione, denominata ICD-10-CM, che entrera’ in vigore il 1 ottobre 2013. L’iter italiano di aggiornamento, quindi, sta avvenendo secondo la tempistica ordinaria e senza alcun ritardo burocratico”.

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