Lombardia: il Consiglio più corrotto d’Italia “approva” l’omofobia

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Di Massimo Mele il 18 Aprile 2012. 1 Commento

Il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto con 39 no e 28 sì una mozione di censura nei confronti dell’assessore alla Sicurezza Romano La Russa, per le sue dichiarazioni sugli omosessuli. “Per quanto mi riguarda, nella maggior parte dei casi sono malati ed è una malattia da cui si può uscire. Possono essere curati” aveva detto durante una trasmissione radiofonica.

Primo firmatario della mozione di censura il consigliere Stefano Zamponi dell’IDV: “Le affermazioni dell’Assessore, personalità pubblica in un contesto pubblico, sono omofobe e come tali lesive dei diritti personali e discriminatorie. Prefigurano un comportamento ingiurioso, inopportuno e intollerante, contrastano con la Carta di Nizza dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e appaiono particolarmente meschine alla luce del messaggio del Presidente della Repubblica Napolitano pronunciate nella Giornata mondiale contro l’omofobia. E’ in gioco il rispetto di principi fondamentali”.
L’assessore Romano La Russa, fratello del più celebre Ignazio, si è difeso sostenendo, nei fatti, tutto quello di cui è accusato. Ha ricordato, infatti, che esistono correnti di pensiero scientifico contrastanti riguardo l’omosessualità e alcune di queste non escludono che possa essere considerata una “specie di disordine” da cui è possibile uscire con un percorso di cura. “L’Aula può censurare le mie parole, ma non il mio pensiero” ha dichiarato ad un’aula piuttosto indifferente che ha poi condiviso il suo pensiero.
La Lombardia è ormai un caso nazionale, tra processi per corruzione, induzione della prostituzione, consiglieri ed assessori arrestati e sotto processo e consiglieri “eletti” (votati da nessuno perchè inseriti nel listino del presidente) solo per compiacere i familiari, come il figlio di Bossi appena dimessosi, o gli amanti potenti, come la Minetti attualmente sotto processo. La regione più ricca d’Italia si scopre oggi la più corrotta e immorale della penisola. Ma alla regione dei “lumbard” va anche il primato dell’omofobia, con rappresentanti delle Istituzioni che attaccano, in maniera anche violenta, gay, lesbiche e trans, senza alcuna censura o provvedimento disciplinare, tanto che l’assessore che invitò ad ammazzare i gay schiacciandogli il cranio, attualmente in carcere per corruzione, rimase al suo posto di responsabile delle “politiche giovanili”.
Secondo il vicepresidente del PD Ivan Scalfarotto, “La Russa, oltre a non ritenere doverose le scuse alla comunità lgbt, riesce a ricompattare la Lega e il PDL proprio sulla questione ‘immorale’ che ormai imperversa nella politica del centrodestra lombardo”. “Esibizionista e patologico – continua il vicepresidente Pd – è l’imbarazzante tentativo di replica dell’Assessore La Russa oggi in Aula. Le parole pronunciate ci confermano una destra malandata, indecente e priva della capacità di cogliere l’occasione di ripristinare quel minimo di dignità e moralità ormai infangata in ogni modo dai suoi rappresentanti”.
Milano ha cominciato la pulizia della spazzatura con un cambio di rotta e l’elezione di Giuliano Pisapia a Sindaco. Speriamo che ora anche il resto della regione dimostri quel minimo di moralità indispensabile per ritenersi ancora appartenenti allo stato italiano e non ad una nazione sudamericana degli anni ’70.

One Response to Lombardia: il Consiglio più corrotto d’Italia “approva” l’omofobia

  1. Annunci trans   20 Aprile 2012 a 14:54

    L’omofobia è una malattia che invade le persone quando vogliono negare la loro omosessualità.
    Non si può approvare una cosa del genere, è assolutamente deplorevole.
    Nome si permettono? Non c’è più vergogna al pregiudizio.
    Che ognuno viva come meglio crede, sinché non disturba il prossimo, come in questo preciso caso!

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