I partiti conservatori in imbarazzo per i politici anti-gay

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Di Massimo Mele il 9 Gennaio 2011. Nessun commento

Dall’Inghilterra agli USA i partiti conservatori in imbarazzo per vicende legate all’omosessualità. Un professore scozzese che scriveva su internet che l’omosessualità “non è una cosa normale” ora querela i Tories e una deputata repubblicana anti-gay immortalata in atteggiamenti lesbici.

USA. Lo scatto arriva dal sito noto per essere specializzato in gossip, RadarOnline, a sua volta catturato da Facebook e mostra la politica Mary Bono Mack, repubblicana, membro al Congresso degli Stati Uniti, in una posa per lo meno ambigua visti i principi morali di cui si fa portatrice.

Nell’immagine infatti si può vedere una donna che con la lingua le sfiora il seno. La foto sarebbe stata scattata durante un party circa quattro anni fa. Responsabile del curioso gesto sarebbe invece Edra Blixseth, nota donna d’affari americana, che di recente è pure finita nel mirino dell’Fbi per frode.

Mary Bono Mack, da canto suo è nota per essere una politica rigida, impostata, da sempre agguerrita oppositrice dei matrimoni e delle adozioni gay.

UK. “Lo staff di David Cameron ha guardato alla maggioranza del Labour e ha pensato: ‘Non ha chance, scarichiamolo. Ci impedirebbe di avere il voto dei gay”: così spiega la sua vicenda Phil Lardner, l’insegnante elementare che aveva provato a candidarsi con il partito Conservatore di Gran Bretagna prima che dalla sede centrale consigliassero di soprassedere sulla sua candidatura. D’altronde, era forse prevedibile visto che l’uomo era noto per aver scritto sul suo sito che l’omosessualità era ritenuta “sbagliata” da molte persone e che dunque era “inopportuno” parlarne nelle scuole.

IN TRIBUNALE – La storia la racconta il Sun, ma l’omofobia del maestro elementare scozzese era stata scovata da PinkNews.

Supporterò sempre i diritti degli omosessuali di essere trattati in standard di uguaglianza e rispetto (che appartengono al buon senso) e difenderò il loro diritto di vivere nel modo che ritengono in privato; ma non accetterà che il loro comportamento venga definito come “normale” o che noi si incoraggino i bambini ad indugiare in tali attività.

Queste erano state le parole pubblicate sul sito del candidato, prima di essere rimosse – quelle – e rimosso – lui – dalla corsa al seggio di North Ayrshire and Arran, un seggio fra l’altro blindatissimo per il Labour. La storia, oggi, rischia di concludersi in tribunale: perchè l’uomo sta per portare i Tories davanti al giudice.

Spero di poter citare il Partito Conservatore per diffamazione e rottura del contratto.

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