Giovanna Nicoloro: Io, cristiana e di destra dico sì ai matrimoni gay

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Di Massimo Mele il 11 Marzo 2011. 1 Commento

Parla un’imprenditrice campana che, per pubblicizzare il suo negozio di liste nozze, ha utilizzato una coppia gay. “Io sono convinta davvero che l’amore vinca su tutto e l’amore di tutti vada rispettato”, dice. Una campagna che non è passata inosservata tanto che il presidente di iKen onlus, associazione gay e lesbica di Napoli, comunica che conferirà a Giovanna Nicoloro la tessera onoraria dell’associazione e spingerà perché l’imprenditrice irpina venga ricevuta dal Presidente della Commissione Regionale On. Pica.
E sulla politica: “Io ho sempre votato per Berlusconi, perché da impreditrice ho creduto nella sua storia di imprenditore che si è fatto da solo, ma oggi non lo voterei più. Oggi l’unico per cui potrei votare è Niki Vendola”.
Di seguito l’intervistata di Maria Tolmina Ciriello per il Corriereirpinia.

Avellino. “Ogni cosa è illuminata” è il titolo di un bellissimo film tratto dall’omonimo libro di Jonathan Safran Foer. Parlare con Giovanna Nicoloro fa venire in mente questo titolo così semplice e poetico. Perché ascoltare una imprenditrice della provincia interna Campana che ha votato sempre Forza Italia e poi Popolo delle Libertà, e che è ha una radicata cultura cristiana, e scoprire che è assolutamente favorevole al matrimonio tra omosessuali, fa riflettere su quanto la politica sia lontana dalla base e quanto tutto sia assolutamente illuminato e illuminante nel mondo delle persone normali. L’occasione del colloquio con Giovanna Nicoloro è la nuova campagna pubblicitaria per promuovere il suo negozio di liste nozze. Un manifesto che sta facendo discutere molto tanto da meritarsi giustamente i clamori della cronaca nazionale, e che raccoglie solo pareri favorevoli.

Coppie Gay esempio per i miei figli – «Ho tanti amici gay, conosco coppie solide che formano famiglie piene d’amore, devo dire che spesso non trovo la stessa intensità e solidità di coppia in matrimoni tra eterosessuali. Quindi non capisco come si possa impedire che queste unioni siano sancite anche da un vincolo legale. Non c’entra il matrimonio in chiesa, parliamo di direitti civili, anche se avrei tanto da dire anche sulla gestione delle unioni cattoliche con annullamenti disinvolti della sacra Rota anche in presenza di figli grandi. Invece le coppie dei miei amici gay, così solide e felici, sono un esempio per i miei figli. Questo volevo raccontare con quel manifesto, la felicità di una amore, nient’altro. Io sono per il matrimonio sempre e comunque, che sia tra persone di sesso diverso o dello stesso sesso non importa». Il manifesto lo abbiamo già commentato e raccontato e rappresenta una coppia di sposi gay, due ragazzi belli e sorridenti che gioiscono nel giorno più bello. Dopo la comparsa dei primi manifesti e l’uscita del nostro articolo che ha moltiplicato il tam tam su siti e giornali online, è scattata la caccia al creativo autore della campagna, ma la ricerca è durata poco.

Impreditrice e pubblicitaria – «E’ una mia idea in tutto e per tutto- spiega Giovanna Nicoloro- Tutto è nato in maniera veloce e spontanea: dovevamo ideare la nuova campagna di affissioni anche per i bus e mio marito aveva proposto immagini di alcuni nostri prodotti di punta. Mi sono opposta ed ho suggerito l’idea del matrimonio al di sopra di tutto. E quindi ho pensato ad una coppia gay. Mi sono subito messa in moto ed ho chiesto ad un fotografo che collabora con noi a Rimini di scattare una immagine di due sposi gay. Così è stato ed ha avuto un successo incredibile. Molte mie clienti mi hanno fatto i complimenti. Parlo di donne di 50 o 60 anni». E’ iniziata così una bella avventura. Una operazione di marketing, senza dubbio, ma assolutamente coraggiosa e con ricadute sociali da non sottovalutare. Perché anche se è solo per aumentare la clientela del suo negozio, Giovanna Nicoloro ha tappezzato la città con manifesti che ritraggono una coppia formata da due uomini, sdoganando il tabù del secolo.

Da Berlusconi a Vendola – Sebbene sia “solo” una pubblicità la scelta di Giovanna non nasce solo per incrementare le vendite: «Io sono convinta davvero che l’amore vinca su tutto e l’amore di tutti vada rispettato. L’amore vero. Per questo trovo inconcepibile che due persone che si amano e formano una famiglia non possano vedere riconosciuta legalmente la propria unione. Trovo davvero disgustoso poi che, a impedire questo riconoscimento di un diritto civile così importante, siano politici che nella vita privata non fanno che distruggere la famiglia, e che pur proclamandosi difensori della famiglia la oltraggiano quotidianamente con il loro esempio. Io ho sempre votato per Berlusconi, perché da impreditrice ho creduto nella sua storia di imprenditore che si è fatto da solo, ma oggi non lo voterei più. Oggi l’unico per cui potrei votare è Niki Vendola».

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