Giochi di potere sulla vita di gay e lesbiche.

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Di Massimo Mele il 17 Dicembre 2010. 1 Commento

Passato il triste capitolo della fiducia, le forze politiche studiano come ricollocarsi sullo scacchiere politico. L’UDC cerca di rassicurare le gerarchie vaticane e, nel contempo, indica la linea maggioritaria del terzo polo, il neonato raggruppamento di centro con i cattolici dell’ApI e i finiani del FLI. Un attacco diretto ad uno dei fondamenti del FLI, la laicità delle istituzioni, e ad una delle sue posizioni più controverse, il riconoscimento delle Unioni di Fatto. Nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici del gruppo a Montecitorio indetta per presentare, insieme a Paola Binetti, Rocco Buttiglione e Luisa Santolini la proposta di legge per l’istituzione del Garante per la famiglia, Casini illustra la strategia: “Le alleanze politiche si creano su questioni importanti, il tema dei valori e’ fondamentale: politica estera, giustizia, economia, sociale. La difesa della vita per esempio e’ uno di quei grandi capitoli che per noi cattolici sono valori indisponibili. Ma sono valori trasversali a tutte le forze in campo. Non vogliamo rialzare lo steccato delle divisioni tra credenti e non credenti, tra cattolici e non cattolici. Su questi valori chiediamo un voto unitario di tutti in cattolici in Parlamento e con questa Pdl vogliamo che si passi dalle parole ai fatti”.
La Binetti chirisce, se ancora ve ne fosse bisogno, che: “La famiglia deve tornare ad essere il soggetto sociale di riferimento per l’azione di governo. Occorre ribaltare la prospettiva dal diritto del singolo a quello della famiglia nel mettere in campo politiche sociali, del lavori, nei trasporti.
Ragionare in questi termini costituisce una rivoluazione copernicana e su tale fronte intendiamo sfidare il governo e le migliori forze politiche del parlamento. Perche’ la famiglia non e’ di destra, ne’ di sinistra”.
Alla domanda poi dei giornalisti di specificare cosa si intende per famiglia secondo la concezione dell’Udc e della proposta di legge in discussione, la Binetta rileva: ”garantire la famiglia, prevista dalla costituzione. Un uomo e una donna che si assumono il valore e il peso di un vincolo e di una responsabilita’ nei confronti della societa”’.

Critiche dall’IDV
. Attacca l’on. Silvana Mura: “Anche alla luce dell’ultima proposta di legge dell’on. Binetti e dell’Udc, che considera l’unica vera famiglia l’unione di un uomo e una donna basata sul matrimonio e orientata alla procreazione, che ha già scatenato l’entusiasmo del ministro Sacconi, ci domandiamo come sia possibile realizzare quall’alleanza che molti nel Pd continuano a vagheggiare con l’insistenza degna di uno stalker. Il concetto di famiglia non deve essere utilizzato per escludere, ma deve invece includere tutti quelle coppie eterosessuali e omosessuali che di fatto costituiscono una famiglia senza poter avere alcun riconoscimento”.

Per il PdL
parla il deputato Osvaldo Napoli che da una lettura tutta politica del disegno di legge: “Due cose doveva fare il presidente Casini, all’indomani del parto cesareo del terzo polo: rassicurare le gerarchie ecclesiastiche, che lo avevano rampognato per il ‘pasticcio’ dell’alleanza; mostrare a Fini, da sempre contrario a riconoscere la famiglia secondo la Costituzione, chi e’ che guida le danze dentro l’alleanza spegnendone, e mortificandone sul nascere qualsiasi velleità.
Ha fatto entrambe le cose presentando la proposta di legge sulla famiglia firmata dall’on. Binetti. Casini sa che questa iniziativa potra’ andare in porto alla sola condizione che il PdL la sostenga – continua Napoli -. Perche’ fuori del PdL non troverebbe sostegni in Parlamento.
Rimango dell’avviso che bisogna lasciar lavorare il tempo: il tempo e’ contro il terzo polo e simili altri pastrocchi”.

One Response to Giochi di potere sulla vita di gay e lesbiche.

  1. sese 99   13 Agosto 2011 a 16:14

    che cazzata! i gay son liberi di fare quello che vogliono!

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