Francia: nel 2013 matrimonio e adozioni per coppie gay e lesbiche

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Di Massimo Mele il 16 Settembre 2012. Nessun commento

Jean-Marc Ayrault, primo ministro francese, ha annunciato che la modifica alla legge sul matrimonio che consentirà anche alle coppie gay e lesbiche di sposarsi, sarà in vigore dal primo semestre del 2013

Matrimonio e adozioni aperte anche alle coppie omosessualei già dal primo semestre del prossimo anno. Ad annunciarlo è il premier francese Jean-Marc Ayrault, nel suo discorso programmatico tenuto alcuni giorni fa. «La nostra società si evolve, i modi di vita e le mentalità cambiano – ha sottolineato davanti all’Assemblea nazionale -. Nuove aspirazioni si affermano. E il nostro esecutivo deve trovare delle risposte». Il Governo francese tiene quindi fede alle promesse fatte in campagna elettorale dall’attuale presidente socialista François Hollande.

E così la Francia si aggiungerà alla lista dei Paesi che in Europa e nel mondo hanno autorizzato il matrimonio gay: Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Danimarca, Svezia, Norvegia, Islanda, Canada, Sudafrica, Argentina, Messico (ma solo nella capitale) e sei Stati degli Usa. Attualmente in Francia il matrimonio gay non è consentito, mentre lo è la possibilità di concludere unioni civili (Pacs), introdotta nel 1999, ancora dai socialisti, e mai eliminata dalla destra, durante il lungo periodo in cui è rimasta al potere. Non è prevista neppure l’adozione da parte di genitori dello stesso sesso, nonostante già oltre 200mila minori vivano questa condizione. Va detto che in un recente sondaggio dell’istituto Bva i francesi si sono detti favorevoli al matrimonio gay al 63% e all’adozione per tutte le coppie, senza discriminazione, al 56 per cento.

Per evitare qualsiasi dubbio è intervenuta anche il ministro della Giustizia, Christiane Taubira che, in un’intervista al giornale cattolico La Croix, ha specificato che il progetto di legge che introdurra’ il matrimonio anche per le coppie omosessuali in Francia, consentira’ anche per queste ultime di adottare ”alle stesse condizioni degli eterosessuali”. La stessa guardasigilli precisa che la legge non prevede di allargare ai gay l’accesso alla procrezione medicalmente assistita.

Naturalmente subito il mondo cattolico ha innalzato barricate e c’è stato chi – come Christine Boutin parlamentare del partito Cristiano-democratico – ha chiesto un referendum sui matrimoni omosessuali sì che ogni francese possa dire la sua su un tema così “pesante per le sue conseguenze nella società”.

Fonte ansa.it

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