Europei 2012: dallo sterminio dei cani alla violenza nazista

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Di Massimo Mele il 12 Giugno 2012. Nessun commento

Introdotti da due anni di “pulizia etnica” di cani e gatti dalle strade, impresentabili secondo le autorità ucraine per un evento così importante, gli Europei di calcio 2012 si sono aperti all’insegna della violenza nazista contro omosessuali, neri e quanti si sono trovati davanti a tifosi impazziti.

Balotelli nel mirino dei nazitifosi italiani

“Vorrei consigliare ai gay inglesi tifosi di calcio che vanno in Ucraina di farlo con estrema cautela e di fare attenzione sia alla polizia che ai teppisti, cercando di mantenere un basso profilo”. Queste le parole di Max Tucker, esponente di Amnesty International, a The Indipendent, quotidiano inglese, prima dell’inizio del campionato.
La situazione dell’Ucraina, dopo le violenze di centinaia di militanti dell’estrema destra nei confronti di alcuni attivisti omosessuali in occasione del Gay Pride annunciato e poi annullato dagli stessi organizzatori per ragioni di sicurezza, hanno cominciato a generare reazioni dell’opinione pubblica internazionale. Da un lato il sempre attento gruppo AllOut ha promosso una raccolta di firme di protesta da inviare al Presidente ucraino Viktor Yanukovich sia per stigmatizzare l’episodio di violenza che per chiedere di non approvare la proposta in discussione in Parlamento di impedire la propaganda omosessuale nel Paese. Di sicuro l’Ucraina non è la nazione più gay friendly del continente. E se a questo si aggiungono le orde di tifosi/nazisti locali e Russi, ma anche di tanti altri Paesi, la partecipazione al torneo di calcio, per gli omosessuali diventa impossibile, così come per i neri e tanti altri che avrebbero voluto godersi pacificamente le partite.
Scrive il Fatto Quotidiano “Euro2012 è appena cominciato e già gli episodi d’intolleranza superano il numero di partite giocate: cori razzisti verso i giocatori di colore durante gli allenamenti dell’Olanda a Cracovia; boati e versi di scimmia allo stadio di Breslavia nei confronti di un giocatore ceco di origine etiope durante il match tra Russia e Repubblica Ceca; sempre durante la stessa partita, la furia degli hooligan russi scatenati contro gli steward polacchi all’interno dello stadio. Per non parlare dei deliranti insulti all’indirizzo di Balotelli apparsi su un sito internet neonazista italiano. Benvenuti a Euro2012. Alla faccia delle dichiarazioni di fermezza della Uefa, che ha dimostrato per l’ennesima volta di non essere nei fatti all’altezza delle sue parole.”
Tra bandiere con croci uncinate, saluti romani, cori razzisti e antisemiti, spedizioni punitive contro le minoranze etniche, le curve polacche e ucraine sono state presentate come il focolaio dei peggiori rigurgiti neonazisti da un reportage della BBC girato nei due mesi precedenti la manifestazione (e cancellato ieri dalla rete). Le autorità dei due paesi avevano respinto le accuse parlando di fantasie e di sparute minoranze. Eppure durante la partita tra Russia e Repubblica Ceca, tifosi russi hanno aggredito indisturbati degli steward polacchi, nella totale assenza di forze dell’ordine.

“Alla prima avvisaglia di cori razzisti fermeremo la partita” aveva assicurato la Uefa, senza poi intervenire minimamente una volta che questi episodi si sono verificati.

Sempre dal Fatto una segnalazione sul razzismo italiano che corre su internet: Sul forum italiano del sito Stormfront – la cui ispirazione è la propaganda della supremazia bianca – è apparso un eloquente topic dal titolo: “I genitori adottivi del negro Balotelli: EBREI”. E i commenti dei frequentatori del sito sono stati del tenore: “A quanto pare gli ebrei fanno di tutto per riempirci di negri! li adottano anche!”, “Lo scemo del villaggio potrebbe chiedere di giocare nella nazionale di Israele, ci libereremmo del personaggio una volta per tutte”. E dulcis in fundo: “Ecco perché ad Auschwitz si sentiva a suo agio, come fosse casa sua”.

Mosinforma invita al boicottaggio degli Europei 2012: non ci andare e non guardarli in TV. Quel calcio non merita la nostra attenzione!

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