Eataly come Ikea sui gay

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Di Massimo Mele il 30 Aprile 2011. Nessun commento

La pagina 4 della Stampa di stamattina è occupata da una grande pubblicità di Eataly, la catena di alimentari per appassionati di gastronomia e prelibatezze naturali che dopo avere aperto un primo grande negozio a Torino è ora anche a Milano, Bologna, Genova, Asti, e altri luoghi d’Italia, e anche a New York ed è diventato un’istituzione e un luogo/logo di culto e moda per il consumismo “informato”.
La pubblicità di Eataly riprende esplicitamente le polemiche sulla pubblicità di Ikea che aveva come oggetto una coppia gay, che la società svedese non esitava a definire “famiglia”, offrendole i suoi prodotti. Una campagna “normale” in un luogo normale, ma che in Italia aveva generato le proteste persino di un sottosegretario (e di altri improvvidi), consegnando a Ikea un’ulteriore consenso da parte dei suoi numerosi clienti.
Della vicenda Ikea vs Giovanardi, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly ha detto: “Ho proposto ai miei figli, sono loro che si occupano di questo, di studiare una campagna pubblicitaria di solidarietà a Ikea. L’idea è quella di fotografare due ragazze che si tengono per mano con la scritta ‘Anche noi di Eataly siamo aperti a tutte le famiglie’. Credo sia terribile e fascista non dare diritto a chi nasce omosessuale di potersi creare una famiglia”.

Adesso è Eataly a invitare una “famiglia” composta da due donne che si tengono per mano: ed è esemplare come i temi che dovrebbero essere portati avanti da una politica progressista trovino invece la loro più vistosa rappresentazione nelle iniziative di due società commerciali, tra obiettivi etici ed economici (tra l’altro Eataly annuncia l’apertura dei suoi negozi per il Primo Maggio) che probabilmente si saldano.

”Ottima iniziativa – dice Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia – che rappresenta una sconfitta per i messaggi omofobi di Giovanardi”.

Fonte Ansa, dissapore.com, ilpost

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