Cagliari: immigrati in rivolta, aeroporto occupato

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Di Massimo Mele il 12 Ottobre 2010. Nessun commento

Un'immagine della rivolta

Molti in Sardegna non sono ancora a conoscenza del fatto che anche sulla nostra terra esiste un campo di concentramento per i migranti, in tutto uguale a quelli presenti in tutta Italia. Soru si disse sempre contrario a questa ipotesi, infatti lui non è più governatore. Ma in Sardegna, come in molti altri lager di Stato, la vivibilità all’interno del CPA è bassissima e i “prigionieri” accada che si ribellino … e giustamente!

Disordini nel CPA costruito a margine dello scalo sardo. Già mobilitate le forze di polizia.

Cagliari. Sono in corso disordini nell’aeroporto “Mario Mameli” di Cagliari. Le agenzie informano di una vera e propria rivolta di migranti trattenuti nel Centro di Prima Accoglienza realizzato nelle strutture militari adiacenti dell’aeroporto sardo, in località Elmas. “Gli immigrati clandestini”, informa l’Ansa “un centinaio, hanno preso il controllo della palazzina e alcune decine di nordafricani hanno raggiunto la pista”. Ampia la mobilitazione delle forze dell’ordine che hanno già chiuso lo scalo, fermo almeno dalle 15.00. Per ora, continuano le fonti, è difficile sapere quanto questa situazione permarrà invariata; prevedibili le difficoltà nel traffico aereo, coni voli in arrivo già “dirottati su Alghero; quelli in partenza subiscono invece forti ritardi.“

MASSIMA ALLERTA – E’ stato di “massima allerta” intanto, nei dintorni dell’aeroporto, continuano le agenzie, con “agenti della Polaria, supportati da altro personale mandato dalla Questura di Cagliari”, che starebbero già effettuando un “rastrellamento” a tappeto dell’area, “per impedire che immigrati provenienti dal Centro di prima accoglienza possano raggiungere gli aerei in sosta e la zona partenze e arrivi dello scalo”. La situazione, concludono le notizie per ora disponibili, sarebbe “molto tesa”. Le forze dell’ordine avrebbero già fatto “irruzione nel centro per riconquistare la struttura”, occupata dai migranti in rivolta, non lesinando l’uso di lacrimogeni; intanto la polizia di frontiera starebbe dando la caccia ad alcuni degli immigrati fuggiti verso lo scalo aeroportuale.

L’ULTIMO DI UNA SERIE
– Secondo le notizie che filtrano, un tale evento era addirittura atteso: questa sarebbe la terza rivolta di migranti consecutive nel CPA di Elmas, nel giro di undici giorni. “Il primo ottobre scorso alcune decine di ospiti extracomunitari avevano appiccato un incendio a materassi, cuscini e arredi al secondo piano dell’edificio, dove si trovavano circa 40 persone, dopo aver manomesso le telecamere di videosorveglianza”, racconta ancora l’ANSA; “quattro giorni dopo la scena si era ripetuta al primo piano, reso inagibile dall’opera devastatrice dei rivoltosi”. Alla base dei tafferugli, il tentativo di evitare il trasferimento d’ufficio di alcuni immigrati in una struttura analoga di Gorizia.

di Tommaso Caldarelli,  giornalettismo.com 11 Ottobre 2010

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