Cagliari: il Go Fish rinasce dalle ceneri dello Studio 12

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Di Massimo Mele il 13 Dicembre 2011. 1 Commento

Dopo la brevissima parentesi dello Studio 12, inaugurato qualche mese fa, la storica discoteca di Cagliari riprende il nome di Go Fish ma … new concept

E’ durata molto poco l’esperienza dello Studio 12, il tempo di un mese. E’ per questo che Rosy, fondatrice del Go fish, ha deciso di non mollare e, in coppia con Jany, ideatore del G day, intende rilanciare la struttura iniziando una nuova esperienza, sottolineata nell’aggiunta al nome di “new concept”. Un Go Fish tutto nuovo tranne che nella struttura che rimane quella di via Venturi 12 a Cagliari.
Un rilancio che passa da una serata di solidarietà, programmata per il 17 Dicembre, con l’appello alla partecipazione a tutti e tutte coloro che hanno in qualche modo collaborato in passato con il Go Fish e il G Day.
Appello che ha già trovato diverse adesioni e la solidarietà anche di chi, in passato, è stato piuttosto critico con la gestione o con aspetti dell’organizzazione diffcicili da digerire. Ma davanti al rischio, concreto, di chiusura definitiva di un ritrovo storico per la comunità GLBT, non si può rimanere insensibili.
Nuovi e vecchi volti dell’intrattenimento drag saranno infatti presenti alla serata, da Velena, storica mattatrice del David e poi del Go Fish a K-OS Androginous, la giovane star del G Day.
E dalla prossima settimana il Go fish new concept riaprirà ufficialmente con una programmazione che promette grandi novità.
Da parte di Mosinforma un in bocca al lupo al Go Fish.

Sabato 17 Dicembre, ore 23:30, serata di solidarietà per il Go Fish con TWETTY VAN CARTIER, VELENA, TINA PIKA, MARGO HEMINGWAY, DELYRIA GLAMOUR, K-OS ANDROGINOUS, RUBY RUBERIA e MISS SIXTY. Alla consolle Sandro azzena e Lotty J, ma ancora tanti altri stanno dando, in questi giorni la loro disponibilità

One Response to Cagliari: il Go Fish rinasce dalle ceneri dello Studio 12

  1. matteo   29 Febbraio 2012 a 15:22

    una bella pubblicita’ per quel posto ghettizzante. l’ omofobia insita nell’ omosessuale rappresentata dalla proprietaria e dagli abituali frequentatori. la prima e’ attenta alla politica gay solo per un personale tornaconto economico. new concept ???? fuorviante titolo di un prodotto che si e’ rivelato la solita cosa, con animazione sciatta e non professionale, serate approssimative , improvvisate. l’ unico pensiero stagliato nella mente uscendo da questo locale e’ il pressapochismo e la grande compassione e invidia di chi si diverte con cosi’ poco. il pubblico dovrebbe volar le spalle ogni volta che si leggono i loro eventi fuorvianti da ciò che in realta’ sono…. questo e’ cio che accade quando chi con poca cultura (inesistente) una lungimiranza pari a zero e un attinenza alla realtà dei club gay europei anacronistica si diletta a far il direttore “artistitico”. che neanche nell ‘oratorio dell’ ultima provincia italiana sarebbero cosi sciatti e privi di attrattiva .

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