Cagliari: gay e lesbiche vanno a scuola

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Di Massimo Mele il 2 Novembre 2010. Nessun commento

Immagine tratta dal film Sommersturm

La comunità GLBT di Cagliari incontra la scuola: la notizia è di quelle che fanno ben sperare e ha rappresentato, sabato 16 ottobre, il coronamento di un lavoro appassionato portato avanti per mesi dall’Ufficio Nuovi Diritti della CGIL di Cagliari e dall’ARC.
A questo si è aggiunta una circostanza fortunata che ha permesso che il tutto si concretizzasse in tempi più rapidi del previsto: la concomitanza della “Settimana contro la violenza e il bullismo nelle scuole” promossa dai Ministeri dell’Istruzione e delle Pari Opportunità con la presenza a Cagliari, per la rassegna “Uno sguardo normale”, di Claudio Cipelletti, regista del film “ 2 volte genitori”, prodotto dall’Agedo, l’Associazione di genitori ed amici di persone omosessuali. Grazie alla sua disponibilità e al prezioso lavoro di coordinamento effettuato da Manuela Marini, insegnante di diritto presso il Liceo Socio-psico-pedagogico “Eleonora d’Arborea” di Cagliari, si è riusciti in tempi brevissimi ad organizzare un momento di incontro con gli studenti dell’ultimo anno di quel liceo, che hanno così potuto assistere, nella mattinata del 16 ottobre, alla proiezione del film e partecipare al successivo dibattito.
L’attenzione partecipe dei ragazzi durante la proiezione e la qualità degli interventi durante la discussione, sia da parte degli studenti e dei loro professori, che dei genitori presenti in sala, hanno dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto importante sia portare questi temi all’attenzione dei ragazzi nel momento in cui si stanno formando come persone e stanno sviluppando la propria coscienza civile e politica: si è fatta carta straccia, in poche ore, di alcune frettolose indagini pseudo-sociologiche che vorrebbero raccontarci una realtà adolescenziale fatta solo di divertimento e disimpegno. Divertimento che c’è stato, eccome, ma affrontando e dibattendo temi importanti e impegnativi e creando così l’occasione per un momento di crescita sociale e di dialogo intergenerazionale tra genitori, figli e insegnanti.
Da segnalare, durante il dibattito (coordinato da chi scrive quest’articolo per la CGIL Nuovi Diritti e da Carlo Cotza per l’ARC), l’intervento della Professoressa Marini, che ha portato anche la sua esperienza come membro del centro d’ascolto della sua scuola e la testimonianza di un genitore che ha raccontato il suo percorso di crescita attraverso il rapporto con la figlia dal momento del coming out di quest’ultima.
L’auspicio e l’impegno, ora, è che momenti di questo genere possano essere replicati nel corso dell’anno in altre scuole, anche prescindendo dal collegamento con la settimana contro la violenza e il bullismo.

Sandro Gallittu

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