Buttiglione vaneggia sulle pensioni dei gay

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Di Massimo Mele il 28 Aprile 2011. Nessun commento

Buttiglione, il fine pensatore dell’UDC, nel cercare di far funzionare i pochi neuroni che possiede, ne ha sparata un’altra delle sue: “Non mi sono scandalizzato tanto per questi manifesti dell’Ikea, ma in generale. Ci sono le famiglie tradizionali che fanno crescere i bambini e li educano. Questi quando sono grandi pagano tasse e contributi anche per le pensioni e l’assistenza sanitaria di quelli che i bambini non li hanno avuti, e che hanno avuto invece molti soldi in piu’ durante la vita. Senno’ da dove pensiamo che si prendano i soldi per pagare le pensioni ai gay?”.
In realtà è proprio vero il contrario: gay e lesbiche pagano le pensioni degli etero, come quelle di reversibilità. Infatti le tasse pagate dalle persone omosessuali vengono utilizzate nelle politiche familiari da cui gay e lesbiche sono esclusi. E come se non bastasse, gay e lesbiche pagano anche lo stipendio e la pensione miliardaria a gente come Buttiglione. Il presidente UDC, parlamentare da una vita, ormai non sa più cosa inventarsi per stare sui giornali e continua ad utilizzare gay e lesbiche dicendo cose senza senso. Ma i cattolici davvero si sentono rappresentati da gente così? Davvero essere cattolici vuol dire essere idioti?

Ecco alcune reazioni alle parole di Buttiglione:

Grillini: “Delirio omofobo”
“Dopo le sciocchezze gigantesche di Giovanardi, adesso ci tocca pure ascoltare le baggianate di Buttiglione che, non contento di tutte le corbellerie dette finora contro gli omosessuali, questa sera ha aggiunto la perla sulle pensioni di cui i gay godrebbero grazie agli eterosessuali”. Lo afferma il responsabile diritti civili e associazionismo dell’Italia dei Valori, Franco Grillini. Per l’esponente dell’Idv si tratta di “una stupidaggine. Come tutti sanno, chiunque abbia un lavoro contribuisce al sistema previdenziale generale. Compresi quindi gli omosessuali”.

Arcigay: “Basta cercare visibilità su pelle omosessuali”
“La dichiarazione – sottolinea Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay – oltre che assurda rappresenta una offesa al buonsenso. Comprendiamo l’ansia da amministrative che ossessiona gran parte del mondo politico italiano. Non ci prestiamo però a questa squallida ricerca di visibilità costruita sull’aggressione a migliaia di gay lesbiche e trans di questo Paese. Invitiamo i fondamentalisti cattolici a ritornare ai temi amministrativi che interessano gli italiani anzichè giocare con frasi spot deliranti sulla pelle di omosessuali, lesbiche e transessuali”.

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