Anche Napoli approva il registro delle Unioni Civili

Home » News » Anche Napoli approva il registro delle Unioni Civili

Di Massimo Mele il 16 Febbraio 2012. Nessun commento

Sono ormai numerosissimi i comuni italiani che si sono dotati di strumenti per il riconoscimento delle coppie di fatto etero e omosessuali. In Sardegna è stato appena approvato a Tissi mentre Cagliari si prepara a portarlo in votazione. Anche Milano è sulla buona strada, ma Napoli arriva prima. Dopo l’approvazione del “certificato anagrafico affettivo” lo scorso Novembre, ieri il consiglio comunale ha approvato l’istituzione del registro comunale delle Unioni Civili. Di seguito l’articolo de Il Mattino di Napoli.

NAPOLI – Il registro delle Unioni Civili è ormai una realtà del Comune di Napoli. L’atto deliberativo è stato approvato dal Consiglio Comunale.

Nasce dunque il registro che consentirà ai cittadini conviventi anche dello stesso sesso di avere diritti civili ed anche partecipare ai “bandi” pubblici. Il sindaco, Luigi de Magistris, sottolineando l’utilità dell’atto amministrativo, ne sottolinea anche il valore politico precisando che il prossimo atto sarà quello della “cittadinanza simbolica” ai figli degli immigrati al fine di creare una “carta dei servizi” che garantisca loro l’equiparazione ai bambini napoletani, per tutti i diritti.

«Quella delle unioni civili è una pagina molto importante, il Registro lancia un messaggio forte da Napoli che è la culla della civiltà giuridica in attuazione articolo 3 della Costituzione – ha detto de Magistris – i diritti e doveri sono anche di unirsi in modo diverso rispetto alla maggioranza dei cittadini. Stiamo scrivendo una pagina storica che porteremo in tutto il Paese».

L’atto deliberativo approvato il 24 novembre scorso, prevede la nascita del Registro ed il riconoscimento dei diritti civili fino a quando persiste la situazione di convivenza, senza distinzione di sesso. L’approvazione della deliberazione in Consiglio Comunale ha visto alcuni distinguo da parte delle forze politiche di opposizione e la richiesta chiara di non confondere i valori della famiglia con le coppie di fatto. «Il registro avrà effetti concreti e non è solo un atto politico – ha detto de Magistris – mettiamo in evidenza dei “diritti” dormienti e basti pensare che il Sindaco di Milano ne ha chiesto una copia. Voglio sia chiaro che non si deve confondere l’amore con il sesso, noi parliamo del primo caso».

Esulta l’Arcigay. Paolo Patanè, presidente di Arcigay, esprime «grande apprezzamento» per l’approvazione del registro delle Unioni civili al Comune di Napoli «che testimonia la vicinanza e l’impegno della politica locale sui nostri temi e che viene della terza città d’Italia per grandezza. È la realizzazione che la politica reale ricomincia a muoversi, dopo un ventennio di sostanziale blocco berlusconiano. A Napoli il dibattito in Consiglio è stato carico di entusiasmo e ha presentato argomentazioni davvero evolute». «Le nostre rivendicazioni – continua il leader di Arcigay – sono oggi orientate al matrimonio tra persone dello stesso sesso e al riconoscimento legislativo di un pluralità di istituti familiari. Speriamo che le spinte locali diano impulso al dibattito politico in ambito nazionale».

È grande la soddisfazione con la quale accoglie la notizia Fabrizio Sorbara, presidente Arcigay Napoli: «L’approvazione è stato un momento emozionante: la maggior parte dei consiglieri indossava il triangolo rosa e sono state ricordate le vittime dell’odio omofobico. La discussione è durata ben tre ore e con l’approvazione, grazie alla doppia formula (registro e famiglia anagrafica), si è completato un ciclo di rivendicazioni di Arcigay di lungo corso. Il Consiglio ha approvato anche un ordine del giorno che chiede alla Giunta di inserire le unioni civili nello Statuto e il sindaco dovrà farsi portavoce del vento di cambiamento che passa da Napoli in ambito Nazionale. «La speranza – conclude Sorbara – è che quello che per il Comune di Napoli è un punto di arrivo rappresenti davvero per il Paese un punto di partenza».

Pubblica un commento