“Accusato di tutto tranne che essere gay”. Berlusconi l’omofobo “riscende” in campo

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Di Massimo Mele il 2 Gennaio 2013. Nessun commento

Un articolo di Queer.de, sito di news tedesco, sulle recenti affermazioni omofobiche di Berlusconi e sulla situazione GLBT in Italia
Silvio Berlusconi si prepara alla campagna elettorale con un commento omofobico: In un’intervista radiofonica, il 76enne, ha chiarito di essere stato accusato di tutto tranne che essere gay e ladro.

Berlusconi con la sua nuova compagna

A Radio Capital, ha detto l’ex primo ministro: «Le accuse dalla sinistra sono state tante. Le uniche che mancano sono quelle di essere gay e rubare i soldi agli italiani». Quando l’intervistatore gli chiede se considerasse l’essere gay come un’accusa, Berlusconi risponde: «Quando la si rivolge a me…» e poi continua con la solita frase da omofobo/piacione: «Io comunque ho tanti amici gay, sono simpatici e divertenti».

Berlusconi ha più volte sottolineato la sua eterosessualità: nel 2010, mentre era capo del Governo, disse, “E ‘meglio essere appassionati di belle ragazze che gay”

Diritti per gay e lesbiche. Berlusconi ha sempre respinto la parità di trattamento tra coppie gay ed etero. Prima di dimettersi, nel 2011, disse che le coppie dello stesso sesso “non potranno mai essere messe sullo stesso piano delle famiglie tradizionali”. C’è “un solo tipo di famiglia”, vale a dire quella eterosessuale, concluse .

Attualmente, Berlusconi deve difendersi da varie accuse: ad Ottobre è stato condannato per evasione fiscale ad una pena detentiva. Condanna su cui ha fatto appello ed è in attesa di giudizio. C’è poi il processo Ruby, con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con una minorenne.

Nelle ultime settimane, ha anche parlato del suo divorzio: notizia di pochi giorni fa la condanna di un tribunale al pagamento di 3 milioni di euro al mese come alimenti all’ex moglie Veronica Lario. Ma nel frattempo l’anziano politico si è di nuovo innamorato, di una ragazza con circa 50 anni meno di lui, l’ex showgirl Francesca Pascale

L’Italia è il paese europeo più arretrato sul tema dei diritti delle persone GLBT (e non solo su quello). Una nazione occidentale da 60 milioni di abitanti non riconosce ancora alcuna partnership gay e non ha ancora inserito l’omofobia tra i crimini di odio. A differenza della Germania, gli omosessuali italiani non hanno alcuna tutela rispetto agli svantaggi effettivi legati all’omosessualità, dalla scuola al lavoro. Le organizzazioni gay si augurano un miglioramento della situazione dopo le prossime elezioni che si terranno a Febbraio. Attualmente, i sondaggi danno il partito conservatore di Berlusconi “Popolo della Libertà” ben dietro i partiti di sinistra e persino dietro il nuovo movimento fondato dal comico Beppe Grillo “Movimento 5 stelle”.

Fonte originale queer.de

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