A lezione (interattiva) di sesso con Luxuria: via i tabù, solo risate

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Di Massimo Mele il 7 Febbraio 2011. Nessun commento

A interpretarla, sul palco delle Saline di Cagliari, Vladimir Luxuria accompagnata dalle interruzioni di un’assistente sdoppiata (la drag queen Fuxia Loca e la sua carrellata di Lady Gaga, Patti Pravo, Jessica Rabbit e Raffaella Carrà).
E sono due ore di riso abbondante nello spettacolo “Si sdrai per favore”, per la regia di Roberto Piana. Sesso sì, ma senza concessioni alla volgarità. Alcune arrivano, nel catartico sfoggio di cinematografia a luci rosse, proprio da un pubblico cagliaritano che si è fatto conquistare e, diligentemente, non vuole sfigurare. Imbarazzo o no, non se la scampa all’interrogazione. Ci sono il registro di classe, l’appello e le domande. Quindi insegnamenti preziosi («I movimenti della lingua devono avere un loro perché coreografico»), significati svelati («L’organo sessuale maschile si chiama pene perché bisogna penare per trovarne uno») e dimensioni che contano («Talmente piccolo che se l’arrestano lo scagionano per insufficienza di prove»).
Lezione interattiva, si badi. Metà dello spettacolo lo fa la platea. Risponde infatti alla professoressa, una Vladimir Luxuria che omaggia l’indimenticabile dottoressa Merope Generosa di Anna Marchesini. E ancora irride i disegni alla lavagna o applaude la coppia Cristiano e Veronica, vittime sacrificali della prova pratica di bacio.
Via i tabù su masturbazione, viagra, vibratori, vagina e quel punto G che al pari di Ustica resta un mistero. Ingegnarsi in improbabili formule per l’ottenimento dell’orgasmo femminile? Meglio sorridere su come decifrare quello finto («Vocali allungate, una manciata di affermazioni, un po’ di egoismo e invocazioni»).
Il tutto con una leggerezza dichiarata, qualche pungolo sull’attualità del binomio sesso e politica e un paio di frecciate ai trasformisti del potere. È una bella prova per l’attrice: sa sfoderare il canovaccio e stenderlo seguendo un’improvvisazione intelligente e grintosa che non risparmia neppure sull’autoironia.

MANUELA VACCA – Unione Sarda

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