A Fiume gli omofobi vengono condannati. In Italia e Vaticano governano

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Di Massimo Mele il 26 Marzo 2011. 1 Commento

In Italia il reato di omofobia non esiste ma basta spostarsi di qualche metro ed ecco che istigare all’odio contro gli omosessuali diventa un reato punibile con la galera. Se il tribunale di Fiume potesse giudicare anche i politici italiani e gli esponenti vaticani, dovrebbero costruire nuove carceri per contenere tutti gli omofobi e razzisti che oggi occupano le più alte cariche dello Stato. Una bella lezione di civiltà da una città appartenente all’ex blocco sovietico a quella che, ancora in tanti, continuano a considerare una democrazia ma che è solo un paese del terzo mondo: l’Italia

Di seguito un articolo del Piccolo di Trieste

Franjo Jurcevic

Fiume – Tre mesi di carcere con la condizionale di un anno. Verdetto di colpevolezza per Franjo Jurcevic, parroco di Castua (comune del Fiumano), condannato dalla corte del tribunale cittadino di Fiume, presieduta dal giudice Sandra Vuckovic, per avere commesso il reato di omofobia e discriminazione su base sessuale. Il controverso sacerdote, già al centro di clamorose prese di posizione sui serbi, sulle minoranze nazionali e sessuali e sulla pena di morte, è stato ritenuto colpevole per quanto dichiarato sul suo blog in merito al Gay pride di Belgrado dello scorso autunno.

Il controverso prete, peraltro mai stigmatizzato con fermezza dalle autorità ecclesiastiche quarnerine e croate, ha affermato che «molti belgradesi hanno esternato ciò che pensano di questi psicopatici e il mio unico cruccio è che siano rimasti feriti numerosi poliziotti. Le forze dell’ordine avrebbero dovuto mettersi in disparte, permettendo alle persone normali di discutere un pochino con questi malati». Le reazioni si sono sprecate, con don Jurcevic denunciato subito da alcune associazioni lesbiche. Nella motivazione della sentenza è stato rilevato che il parroco Jurcevic ha sostenuto gli atti di violenza perpetrati sulle strade di Belgrado, istigando all’odio e rinnegando i diritti delle minoranze sessuali.

Il verdetto del giudice Vuckovic, che peraltro è passato in giudicato in assenza d’appello, è stato commentato con soddisfazione dal gruppo lesbico Kontra e dal Centro per i diritti delle minoranze sessuali Iskorak. Nel comunicato diffuso da quest’ultima organizzazione si rileva che la condanna di don Jurcevic è un chiaro segnale, un messaggio all’opinione pubblica sull’inammissibilità di ogni sostegno o richiamo alla discriminazione e alla violenza nei confronti di qualsiasi comunità. Interessante rilevare che il contenuto della sentenza è apparso sul blog di don Jurcevic, ma senza alcun commento da parte del diretto interessato. Sia come sia, il parroco quarnerino non dovrà nei prossimi dodici mesi violare nuovamente l’articolo 174, comma 3 del Codice penale, che riguarda la discriminazione razziale e d’altro genere. In caso contrario, si beccherà tre mesi di reclusione.

One Response to A Fiume gli omofobi vengono condannati. In Italia e Vaticano governano

  1. bettytrans   26 Marzo 2011 a 19:11

    mmm…ma ta peccau…..ehehehheheh

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