Aids, “No alla politica del silenzio” Queer lab alla statua di Wojtyła

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Di Massimo Mele il 2 Dicembre 2011. Nessun commento

“Più prevenzione Meno castità!”. Con questo slogan gli attivisti di QueerLab, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, hanno circondato questa mattina la statua dedicata a Giovanni Paolo II, davanti alla Stazione Termini a Roma. Gli attivisti della neonata associazione lgbti romana hanno voluto così protestare contro le politiche proibizioniste e sessuofobiche del Vaticano, denunciando inoltre la persistente associazione tra sieropositività e omosessualità e lo stigma che circonda le persone infette da Hiv o malate di Aids. Ma quale astinenza e castità? Fate l’amore come più vi piace e con chi vi piace, ma sempre protetto”, si legge nel volantino distribuito durante l’iniziativa di questa mattina. L’evento, spiegano i suoi promotori, è stato organizzato intorno alla statua del Papa polacco per sottolineare le gravi colpe che la Chiesa cattolica che continua a promuovere la fedeltà e la castità come uniche vie di prevenzione del contagio. “Non dimentichiamoci che l’attuale pontefice, nel 2009, in volo verso l’Africa arrivò a sostenere che l’uso del preservativo aumenta i problemi! A questa visione anti-scientifica e oscurantista – sostengono gli attivisti – noi preferiamo una corretta informazione sulla prevenzione e sull’uso del profilattico. La politica del silenzio sul tema dell’Hiv – denunciano i militanti di QueerLab – è disastrosa e tragiche sono le sue conseguenze in termini di diffusione del virus. La scelta della Chiesa Cattolica di non promuovere l’uso del preservativo contro l’Hiv e le altre malattie sessualmente trasmissibili è scellerata e catastrofica soprattutto se guardiamo alla realtà africana. Rifiutiamo – continuano – le prediche ascetiche, anacronistiche, oltre che cieche sull’astensione e condanniamo le false identificazioni, purtroppo ancora presenti dell’Hiv e dell’Aids con l’omosessualità”. QueerLab nasce dall’idea di ragazze e ragazzi provenienti da diverse esperienze e movimenti, legati comunque alla sinistra, nelle sue varie forme, o all’associazionismo e al volontariato lgbt. Accomunati dall’entusiasmo di voler portare nuova linfa, “rossa” naturalmente, e nuove proposte alle battaglie per i diritti civili e sociali della comunità omo, lesbo, trans e intersex italiana. Le porte del nuovo laboratorio queer sono aperte tutti i mercoledì dalle 20.30 in poi a Via Gentile da Mogliano 170, al Pigneto, presso la sede dell’associazione “da Sud”.

QUEERLAB

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