Sardegna Pride. Etichette, Convivenza e San Nicola. Premiate le opere del concorso per le scuole

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Di Simone Sanna Venerdini il 4 Giugno 2022. Nessun commento

Si è svolta ieri, venerdì 3 Giugno, al Centro Culturale e di Socializzazione Borderline, la premiazione del concorso indetto dal MOS, in vista del Sardegna Pride 2022, e indirizzato alle e agli studenti delle scuole sarde, “Diritti, Identità, Convivenza”.

107 il numero delle opere pervenute e intorno ai 150 il numero delle e gli studenti che, singolarmente o in gruppo, hanno partecipato. Complicato il lavoro della giuria, composta dal docente di comunicazione dell’Accademia di Belle Arti, Giovanni Follesa, dall’ex Presidente del MOS Barbara Tetti, dall’artista Leonardo Boscani, dalla pubblicitaria Cristina Benedetto e dalla ricercatrice di Storia del Cinema all’uniss Luisa Cutzu.

I lavori hanno interessato le scuole:

Istituto Comprensivo n° 1 di Alghero con le classi 3°A-3C e 3D;

Istituto Comprensivo di Ittiri con le classi 2°A-2C e 2E;

ISS G.M.Angioj di Carbonia;

IIS Azuni di Cagliari;

Liceo Artistico di Alghero;

Liceo Artistico di Sassari;

Accademia di Belle Arti di Sassari.

 

Davanti ad una platea di studenti, insegnanti e genitori, Giovanni e Luisa hanno presentato le numerose menzioni e le opere vincitrici che, lo ricordiamo, oltre alla pergamena potranno ammirare le loro opere inserite nella comunicazione ufficiale del Sardegna Pride con affissioni per le strade di Sassari e Cagliari su supporti di mt 2 x 1,4.

 

“Dagli elaborati traspare una grande consapevolezza delle differenze e della cultura del rispetto” dice Massimo Mele, presidente del MOS, “ma il concorso ha anche evidenziato il persistere di situazioni di oppressione e omofobia familiare in molti centri dell’isola”.

Numerose le opere premiate infatti per i concetti espressi, per il messaggio così come per gli slogan particolarmente geniali e profondi. “Conqueer your identity”, dell’istituto Angioy di Carbonia, lavoro svolto da Daniele Cabras, Martina Spiga, Vanja Scano, Luca Madeddu, riceve infatti una delle menzioni: “la rivisitazione dello stemma del comune di Sassari è molto fantasioso e queer e si lega perfettamente con uno slogan geniale e intelligente”.

Altra menzione per “Be Who You Are”, sempre dell’ Angioy di Carbonia, opera di Elisa Cicilloni, Manuel D’Avino, Lorenzo Deiana, Jacopo Lai, Andrea Lorai, Federico Meletti, Fabio Onnis, Rebecca Rombi, Francesco Saiu, “per l’impatto comunicativo e per la sua possibilità di essere esteso come campagna pubblicitaria”.

La rivisitazione in chiave queer della statua di Vittorio Emanuele, opera di Erika Masia del Liceo artistico di Sassari, riceve il plauso del pubblico e la menzione della giuria “per aver saputo decostruire l’iconografia statica e imperante della statua più nota di Sassari. Con ironia e sprezzante modernità è riuscita a umanizzare e ridare vitalità a una statua altrimenti fredda e spenta”

Con la motivazione “sacro e profano si incontrano e fondono in una figura che diventa icona della fluidità” riceve una menzione speciale anche Ambra Simula dell’Istituto comprensivo di Ittiri, 2° media, con la sua Santa Drag.

Una menzione particolare del MOS per i Mori, di Mattia Cauli dell’Azuni di Cagliari, perché, scrive il MOS “ironico e molto centrato su un immaginario fluido ma fortemente legato al territorio che ipotizziamo derivi anche dal logo del MOS che ha indetto il concorso. Per questo ci farebbe molto piacere avere il permesso di utilizzare l’opera per magliette e tessera del MOS”.

Ultima menzione dal Gruppo Scuola che ha premiato Love is Love (Fotografia), dell’Angioy di Carbonia, opera di Alice Pintus, Asia Dessì, Antonio Sulas con la motivazione “ci ha colpito l’idea alla base del progetto e il modo in cui è stata sviluppata. Vediamo nell’opera la possibilità di utilizzo come campagna di comunicazione per il gruppo scuola; ma anche come modello per una campagna multisoggetto che coinvolga le e gli studenti delle scuole sarde”.

Fuori concorso l’opera di Andrea Balletta e Francesca Salaris dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, una proposta di logo per il Sardegna Pride che richiama un bronzetto sardo, per l’armonia e l’equilibrio degli oggetti ma anche per la sua forza comunicativa.

Opere Vincitrici

Per la sezione Scuole Medie vince Benedetta Canu, dell’istituto comprensivo di Ittiri, classe 2° media, che con il suo “San Nicola Santo Subito” ha conquistato la giuria “Coraggio e irriverenza nel mettersi in gioco chiamando in causa elementi della cristianità e riscrivendoli in chiave queer”.

Per la sezione scuole superiori, la vittoria è de “Il Principino”, dell’IIS Azuni Cagliari, con un’opera senza nome ma densa di significati «Il collage è composto da varie parti del corpo di persone diverse: la testa di una drag queen, un braccio muscoloso, un braccio esile di una ragazza nera, una gamba con la protesi e l’altra con la calza a rete. Si intendeva rappresentare non solo le diversità, ma anche la convivenza; così come noi dovremmo vivere in armonia con tutti quanti, anche questi pezzi, per quanto diversi, convivono armoniosamente nella creazione di un individuo» scrive “Il Principino”, mentre per la giuria “L’opera ha colpito per la sua capacità di trovare un’armonia nella rappresentazione di una molteplicità di identità anche con un tocco di ironia in un gioco tra definito e indefinito”.

Per la sezione Licei artistici il premio va invece a Luisa Puggioninu, del Liceo artistico di Sassari che descrive così la sua opera

«Partendo da una ricerca sui significati e le motivazioni del Pride, ho scelto di realizzare un manifesto contro i pregiudizi verso le diversità, sia di genere, di etnia ed orientamento sessuale. Cercando di sottolineare l’uguaglianza nella varietà e differenze in relazione all’importanza dei diritti umani». Presentazione che ha trovato il favore della giuria che ha premiato Luisa “per la completezza nell’elaborazione e l’immediatezza comunicativa ma anche, forse, per la contrapposizione tra l’utilizzo delle etichette e la dicitura che riporta all’umanità (dignità) di ogni persona.Le opere vincitrici potranno essere ammirate per le strade di Sassari e Cagliari nelle prossime settimane mentre, tutte le altre, saranno esposte nella settimana che precede il Pride nelle vetrine degli esercizi commerciali del centro e nella collettiva installata nella tre giorni del Pride Village ai Giardini pubblici di Sassari il 30 Giugno e l’1 e 2 Luglio.

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