Kiss on the beach – Cagliari 28/08/2010

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Di Massimo Mele il 31 Agosto 2010. Nessun commento

Qualunque sia stato il numero delle e dei partecipanti il “Kiss on the beach”, organizzato da una ragazza su FaceBook, dopo la discriminazione subita da una coppia gay al Poetto, è stata un successo. I numeri in questo caso non contano. Conta l’interesse che ha destato nei media e nelle persone, sopratutto in quelle che non hanno partecipato, e il messaggio chiara che lancia: “Omofobia e discriminazione non devono esistere. Abituiamoci a tutte le forme di amore ed affettività”.
A voi che eravate là e a chi ha organizzato va tutto il nostro sostegno!

L’articolo della Nuova Sardegna:
l'articolo della Nuova Sardegna

Da l’Unione Sarda del 29/08/2010

Sardegna: al Poetto il flop dei baci gay

Cinque coppie omosessuali, lesbiche ed etero si sono lanciate in un lungo bacio appassionato, pochi istanti dopo mezzogiorno. Attorno a loro, nei pressi della torre spagnola del Poetto, un’altra ventina di persone, tra cui vari bagnanti, hanno partecipato (pur senza baciarsi) al “Kiss on the beach”, la manifestazione contro l’omofobia organizzata dopo che alcuni bagnanti, alcune settimane fa, avevano chiamato i carabinieri perché scandalizzati dai baci scambiati da due giovani gay.
«Tutto sommato è andata bene», dice Alessandra Esposito, l’organizzatrice dell’evento, «anche se non nego che mi aspettassi un po’ più di partecipazione. Ma sono felice di aver visto che anche tanta gente comune, già al mare, ha deciso di aderire e partecipare all’evento».
I numeri non sono quelli annunciati dal popolare social network Facebook, dove l’appuntamento di ieri mattina attorno al chioschetto “Il Fico d’India” aveva raggiunto 885 adesioni mentre 918 erano in forse. Invece all’appello virtuale, considerata anche la replica delle 18, hanno risposto poche decine di persone in carne e ossa, ma i baci (pochi) ci sono comunque stati. «Facebook è uno strumento strano e oscuro», sospira l’organizzatrice, «mi aspettavo un po’ più di gente soprattutto dalla comunità gay e lesbica, ma non era un evento organizzato da loro e non voleva essere di parte. È stata una manifestazione organizzata da una cittadina normale, apolitica e non appartenente ad associazioni: il risultato mediatico è stato comunque una conquista».
Un bacio contro l’intolleranza e l’omofobia che hanno schioccato Emauele e Graziano, coppia gay trentenne di Quartu Sant’Elena. «Cagliari non è una città intollerante» ammettono, «ma l’episodio accaduto a quei due ragazzi è sconcertante e dimostra quanto ancora siamo lontani dalla società dei diritti. Essere identificati, dunque di fatto schedati, solo perché ci si ama può accadere solo nel medioevo culturale». Di avviso diverso Cristina Spano, sulcitana trapiantata in città e lesbica dichiarata («al momento single, infatti ho baciato un’amica»). «L’omofobia esiste eccome, basta vedere con che occhi vieni guardata dalla gente se baci in pubblico la tua compagna: vieni etichettata e giudicata come un essere anormale. Stesso discorso per gli uomini che camminano prendendosi per mano o che si baciano. La mancanza di cultura e la violenza sono la vera volgarità, ma anche la Chiesa ha molte responsabilità sulla questione».
In spiaggia a mezzogiorno mancavano i due ragazzi che hanno denunciato l’episodio.

Ma l’Unione è in buona compagnia. Dal sito LaDestra.info:

In risposta all’evento denominato “Kiss on the beach” previsto per sabato 28 agosto nella spiaggia del Poetto di Cagliari, Forza Nuova è scesa in piazza, organizzando un presidio con volantinaggio in via Dante (fronte “Coin”) durante la mattina. “La nostra mobilitazione vuole essere dichiaratamente una risposta all’iniziativa del Poetto” – dichiara Gino Melis, coordinatore regionale di Forza Nuova – “Perché a Cagliari non esiste alcun allarme o problema di “omofobia”: questo tipo di manifestazione non è altro che un “gay-pride” mascherato, che mira alla rivendicazione non di diritti, ma di privilegi contro l’interesse della comunità, come il riconoscimento delle unioni matrimoniali e delle adozioni per gli omosessuali.” Continua Melis: “Forza Nuova si oppone senza sé e senza ma a questi programmi degenerati e sarà la voce di tutti i cittadini che la pensano in questo modo. Inoltre, sono ben altre le emergenze sociali che questa città e il comune deve fronteggiare, come la mancanza di asili pubblici, il caro-vita e il caro-affitti che opprimono le giovani coppie, la mancanza di politiche adeguate a sostegno della famiglia tradizionale. Quella composta da padre, madre e figli.”

Gino Melis – coordinatore regionale di Forza Nuova

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