Sei lesbica? Al ballo devi portare un ragazzo

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Di Massimo Mele il 17 Maggio 2011. Nessun commento

Una scuola cattolica vieta ad una studentessa omosessuale di farsi accompagnare dalla propria partner alla festa di fine anno

USA. Una studentessa lesbica ha subito un divieto che ha fatto infuriare lei e moltissime altre persone. Al ballo della sua scuola, un istituto privato cattolico, la giovane adolescente non potrà portare la sua fidanzata. Se vorrà partecipare dovrà trovare un appuntamento con un maschio, almeno per quella serata. “Permettere la presenza di coppie dello stesso sesso è contro l’etica della scuola cattolica”, questa la giustificazione della direzione scolastica.

NIENTE BALLO PER GAY – Angelina Lange è una studentessa di diciassette anni del Liceo di Sant Anthony di Long Island, New York. Angelina è stata la prima persona a chiedere, dalla fondazione dell’istituto privato nel 1933, di portare con sé al ballo di fine anno un accompagnatore dello stesso sesso. “Penso che sia ingiusto, la visione cattolica condanna il sesso omosessuale perché è al di fuori del matrimonio, ma la Chiesa riconosce i gay come individui. Non accetta il contatto fisico. Se i gay non possono partecipare al ballo perché si pensa che facciano sesso fuori dal vincolo nuziale, allora neanche le coppie etero dovrebbero poter partecipare, perché la stessa presunzione dovrebbe valere”. Angelina ha concluso rimarcando che si dovrebbe poter invitare il proprio amico ad un ballo senza condizionamenti di natura sessuale.

SCUOLA CONTRARIA – L’istituto St. Anthony, che è una scuola mista che ospita duemilacinquecento studenti, ha rimarcato di essere fedele ai propri principi cattolici. Il fratello Gary Cregan, presidente dell’istituto scolastico religioso, ha spiegato come la decisione non sia di natura personale, e che Angelina sia una ragazza molto stimata. “Pensavamo di mandare un messaggio controverso dicendo sì alla sua richiesta. La nostra fede cattolica ritiene che il matrimonio possa esistere solo tra uomo e donna, e la nostra politica sugli inviti ai balli o gli appuntamenti deve rispecchiare questi valori. Lo sosteniamo senza malizia o mancanza di rispetto, ma dobbiamo seguire una parte importante degli insegnamenti della nostra fede”.

GAY FURIOSI – Il St. Anthony è una scuola privata e quindi può decidere di applicare restrizioni ai suoi eventi, tanto che la stessa Angelina ha detto che non farà ricorso contro la decisione. I suoi amici studenti così come gli attivisti LGBT hanno però espresso rabbia e costernazione, chiedendo al preside di ripensare la sua scelta in merito al divieto di invitare partner gay al ballo scolastico. James Fallarino, un militante di un’associazione omosessuale di Long Island, ha detto che il divieto imposto ad Angelina è una forma di bullismo, mentre gli studenti hanno rimarcato come chiunque debba essere libero di invitare chi vuole alla festa della scuola. Allo stesso modo, un genitore si è semplicemente chiesto chi possa anche solo essere infastidito dal vedere danzare una coppia lesbica. “Non fa male proprio a nessuno!”

Fonte giornalettismo.com

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