Pride 2013: Sabato 29 Giugno la Sardegna orgogliosamente in piazza.

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Di Massimo Mele il 26 Giugno 2013. 13Commenti

Sabato 29 Giugno la Sardegna sarà di nuovo in piazza a Cagliari per il Sardegna Pride 2013 “Libertade, respetu, paridade”. Da sassari il MOS organizza un pullman per facilitare la partecipazione

L’Isola unita porta avanti le battaglie a difesa della comunità lesbica gay bisessuale transessuale, transgender, intersessuale e queer: le associazioni sarde ARC, Movimento Omosessuale Sardo, Famiglie Arcobaleno, Pandela Transgender e S’Ata Areste, a conclusione dei due lunghi percorsi della “Queeresima” e di “Diritti al Cuore D.O.C.”, grazie al lavoro e alla collaborazione di tantissime altre associazioni e persone, coordinano questo grande evento per la promozione dei diritti di tutta la comunità omosessuale e transgender e per la crescita civile, politica, sociale e culturale della nostra terra e del nostro paese. L’appuntamento è per Sabato 29 Giugno alle ore 16:30 alla 1° fermata del Poetto. Da qui partirà il grande corteo che da marina piccola percorrerà tutto il lungomare fino al vecchio ospedale marino. Dopo i discorsi conclusivi il Sardegna Pride continuerà al Chiringuito, nel Poetto di Quartu, con l’after party ufficiale I will Surpride.
Il Movimento Omosessuale sardo organizza un pullman per la trasferta. La partenza è prevista per Sabato 29 ore 12:30 da Sassari (arrivo ore 16:30 direttamente all 1° fermata del Poetto) e, il ritorno, alle ore 23:00 da Cagliari (il pullman provvederà allo spostamento dal punto di arrivo al Chiringuito per un piccolo spuntino per poi partire per Sassari). Info e prenotazioni tel 079219024, 3497817180. Sarà possibile prenotare fino a Giovedì 27, ore 18:00.

Il carro del MOS al Pride 2012

Perchè un Pride? A questa domanda risponde il documento condiviso del sardegna pride “Pride significa Orgoglio, che è per noi orgoglio di esistenza, di ciò che siamo e vogliamo essere, orgoglio di essere lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, intersessuali, queer, orgoglio delle differenze di ogni individualità. Il rispetto delle differenze non può che passare per un percorso orgogliosamente antifascista, antirazzista e antisessista, perché nessuna persona è libera finché delle altre sono oppresse. Il Pride è un forte spazio di visibilità, importante non solo per le persone lgbtiq: la libera espressione di desideri e identità è un obiettivo e una conquista per tutte e tutti”.
Visibilità e autodeterminazione contro l’oppressione sociale dell’eterosessismo “Autodeterminazione è poter scegliere e decidere chi vogliamo essere, riconoscendo le sovrastrutture, categorizzazioni, divisioni sociali e culturali (sia esterne che interne alla nostra cultura di origine, quella sarda), che ci determinano secondo il binarismo di genere come “uomini e donne” e ci incasellano, ci normano e normalizzano; è riconoscere il sessismo che ci attraversa e imparare, anche giocosamente, a decostruirlo inventando immaginari nuovi; è poter scegliere chi amare/con chi avere relazioni amorose/sessuali; è poter scegliere se volere essere o meno genitore (al di là quindi della genitorialità indotta quale obbligo sociale ma anche delle leggi restrittive che vorrebbero impedirci di avere accesso alla genitorialità stessa); è scegliere di avere una famiglia e/o di coltivare nuove forme di relazione e socialità, sottraendo le nostre esistenze alla logica della coppia come unico e solo spazio di felicità e di relazione.”

Cagliari Pride 2012

Una grande manifestazione politica per rivendicare insieme che:

  • l’omofobia e la transfobia vengano finalmente ricondotte a un crimine di odio, e non restino nella sfera delle opinioni personali;
  • le famiglie possano essere libere e tante, attraverso il riconoscimento di tutte le forme di convivenze e del matrimonio tra omosessuali;
  • l’adozione non sia più un tabù, ma il diritto dei figli ad avere una famiglia;
  • il sessismo e il femminicidio possano essere prevenuti con azioni concrete di contrasto alla violenza;
  • il procedimento per la riattribuzione del sesso e del cambiamento del nome possa essere semplificato come in altri paesi europei.

Ma anche una grande festa che porterà in piazza la gioia di vivere, di amare, di essere. E con i cartelli, gli striscioni e gli slogan la musica allegra e spensierata che verrà suonata dai carri di ARC e MOS, la creatività di drag queen e perfomers, l’estro e la simpatia delle due madrine dell’evento ROSSELLA FAA e ELENA LEDDA e, sopratutto, l’allegria e la partecipazione delle migliaia di persone che Sabato 29 decideranno di scendere in piazza, con orgoglio, per la libertà e i diritti di tutte e tutti.

Il Sardegna Pride è gemellato, nell’Onda Pride 2013, agli altri cortei italiani che si terranno il 29 giugno: Bologna, Catania, Milano e Napoli.

Lo spot del Sardegna Pride ispirato dalla campagna anti omofobia ILGA Portogallo

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