Papa Francesco favorevole alle Unioni Civili per contrastare il matrimonio?

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Di Massimo Mele il 20 Marzo 2013. Nessun commento

Di Jorge Mario Bergoglio, da qualche giorno Francesco, abbiamo già segnalato la dura opposizione ai matrimoni gay tanto da dichiararli “opera del diavolo per distruggere il progetto di Dio”. Non sapevamo però che il suo pragmatismo lo avesse portato a proporre le Unioni Civili in cambio del matrimonio gay che fu poi approvato in Argentina.
Secondo il New York Times, in un articolo ripreso dal sito dagospia.it, nel 2010, anno in cui l’Argentina si apprestava a legalizzare i matrimoni fra persone dello stesso sesso, “Durante un incontro con i vescovi, Bergoglio se ne uscì con una proposta, da lui considerata “il male minore”, che fece inorridire molti dei presenti: schierarsi a favore delle unioni civili omosessuali. La proposta non venne accettata dai vescovi, ma questo episodio serve a delineare ancora meglio la figura del nuovo papa”.

“Le posizioni di Bergoglio in materia di diritti civili possono sembrare infatti quanto meno ambigue. Ma basta conoscere un minimo i meccanismi della Chiesa e della dottrina cattolica per comprendere che non è così.
Innanzitutto, papa Francesco viene da una realtà ben diversa da quella da cui proveniva il suo predecessore Joseph Ratzinger. Quest’ultimo, prima di diventare papa, per 25 anni si era occupato quasi esclusivamente di dottrina. È naturale perciò che avesse un approccio più ortodosso a certe problematiche. Il caso di Francesco è del tutto differente. Bergoglio è lontano dagli ambienti “ovattati” del Vaticano, e anzi ha passato tutta la vita da religioso a contatto con le persone e con le realtà più dure.

Questo non vuol dire che non sappia cosa dica la dottrina, anzi. Al contrario conosce benissimo i precetti della Chiesa di Roma, ma ha anche un approccio più “pragmatico”. Quindi non è così assurdo se in una situazione come quella dell’Argentina del 2010, in cui l’approvazione del matrimonio gay era ormai scontata, abbia cercato una sorta di compromesso fra i valori teorici della religione e le esigenze pratiche del popolo.

Tant’è che anche a detta di Marcelo Márquez, uno dei principali attivisti per i diritti gay in Argentina, Bergoglio non si è mai sottratto al confronto. Al contrario, Márquez racconta di aver scritto una lettera al futuro papa proprio per esporgli i problemi degli omosessuali nel Paese e di aver ricevuto una telefonata di risposta nel giro di un’ora. Bergoglio gli disse che pensava che i diritti gay dovessero essere riconosciuti, magari attraverso le unioni civili, ma che non approvava il matrimonio”.

Fonte http://report84.it

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