Omofobia, le parole di Napolitano Oggi la mozione in consiglio comunale

Home » News » Omofobia, le parole di Napolitano Oggi la mozione in consiglio comunale

Di Massimo Mele il 18 Maggio 2011. Nessun commento

Pubblichiamo un articolo di Sassarinotizie.com:

Il consigliere Pd, Simone Campus: “il primo passo importante per impegnare tutta la coalizione di Centrosinistra”

SASSARI. Oggi è la giornata internazionale contro l’omofobia, e tra qualche giorno, il 23 maggio, arriverà alla Camera dei Deputati, in Commissione, il dibattito sulla legge sul tema.

Le parole di Napolitano. «Non bisogna sottovalutare i rischi che l’abitudine all’uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuiscano a nutrire il terreno sul quale l’omofobia si radica». Questo è il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia. «L’ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti di omosessuali – puntualizza il Capo dello Stato – è inammissibile in società democraticamente adulte».

Anche in città da tempo è attivo il dibattito e oggi in consiglio comunale sarà presentata una mozione, votata ieri dal Pd cittadino.

Nel testo di chiede che l’assemblea si impegni a: “contrastare ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale in tutti i settori di sua competenza, quali uffici, delibere e manifestazioni di cui è promotore o in qualche modo partecipe;
– ad intensificare la lotta all’omofobia mediante un’azione pedagogica, di informazione e sensibilizzazione, ad esempio attraverso campagne contro l’omofobia condotte nel territorio di sua competenza e favorendo la penetrazione di tali campagne nelle scuole, nelle università e nei mezzi d’informazione;
– ad adottare qualsiasi altra misura che ritenga opportuna nella lotta all’omofobia e alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale”.

Scrive il consigliere Pd, Simone Campus: “È il primo passo importante per impegnare tutta la coalizione di Centrosinistra che governa la Provincia di Sassari intorno ad minimo comune denominatore di valori progressisti, quali la tolleranza, il rispetto di tutti, la condanna ferma delle discriminazioni”. E ricorda: “Quando venne a Sassari Ivan Scalfarotto nel corso della scorsa campagna elettorale per le amministrative, ci impegnammo a promuovere una mozione contro la violenza omofoba. Al posto di iniziative personali – che potrebbero assumere il carattere dell’estemporaneità e dell’avventatezza – abbiamo proposto un percorso partecipato prima che riteniamo il più metodo più corretto e serio per concertare le scelte”.

Ecco il testo della mozione.

– gli obblighi internazionali ed europei in materia di diritti umani, quali quelli contenuti nelle convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti dell’uomo e nella Convenzione europea sui diritti dell’uomo e le libertà fondamentali;
– le disposizioni della legislazione dell’Unione europea sui diritti umani, in particolare la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, nonché gli articoli 6 e 7 del trattato sull’Unione europea;
– l’articolo 13 del trattato che istituisce la Comunità europea, che assegna alla Comunità il potere di adottare misure finalizzate alla lotta alle discriminazioni basate, tra l’altro, sull’orientamento sessuale e di promuovere il principio
dell’uguaglianza;
– La Risoluzione sulla parità di diritti per gli omosessuali nella comunità approvata dal Parlamento Europeo l’8.2.1994;
– la direttiva 2000/43/CE del Consiglio Europeo, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica, e la direttiva 2000/78/CE, del 27 novembre 2000,
che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, che proibiscono le discriminazioni dirette o indirette basate sull’origine razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o l’orientamento sessuale;
– il paragrafo 1 dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000/c 364/01), che vieta “qualsiasi forma di discriminazione fondata sul sesso, la razza, il colore della pelle, l’origine etnica o sociale, le caratteristiche
genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”, – la risoluzione del Parlamento Europeo contro l’omofobia approvata il 18
Gennaio 2006;

Considerando
– che l’omofobia può essere definita come una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche e transessuali (GLT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo;
– che l’omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica, fisica e sessuale, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti;
– i recenti eventi preoccupanti verificatisi anche in Sardegna, che vanno dal divieto di tenere iniziative per l’orgoglio gay o per l’uguaglianza all’uso di un linguaggio incendiario, carico di odio o minaccioso da parte di esponenti politici di primo piano e capi religiosi; l’emarginazione e la discriminazione con aggressioni verbali e fisiche a danno di persone omosessuali e
transessuali in ambienti pubblici e privati; gli omicidi e le violenze a danno di persone omosessuali e transessuali a scopo di rapina o semplice discriminazione;
– che si sono registrate reazioni positive, democratiche e tolleranti da parte della popolazione, della società civile e delle autorità locali e regionali che hanno manifestato contro l’omofobia, nonché da parte della magistratura che ha preso provvedimenti contro le discriminazioni più sensazionali e
illegali;
– la storia democratica e civile della nostra terra e l’impegno di questa Giunta e di questo Consiglio per il superamento di tutte le forme di discriminazione per cui anche quelle basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere;
– che occorrono ulteriori azioni a livello dell’UE e degli Stati membri per sradicare l’omofobia e promuovere una cultura della libertà, della tolleranza e dell’uguaglianza tra i cittadini e negli ordinamenti giuridici,

Il consiglio comunale/provinciale/regionale
Nel far propria la risoluzione del Parlamento Europeo contro l’omofobia approvata il 18/01/2006:
CONDANNA ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, i discorsi omofobi carichi di odio o le istigazioni all’odio e alla violenza;
SI IMPEGNA
– a contrastare ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale in tutti i settori di sua competenza, quali uffici, delibere e manifestazioni di cui è promotore o in qualche modo partecipe;
– ad intensificare la lotta all’omofobia mediante un’azione pedagogica, di informazione e sensibilizzazione, ad esempio attraverso campagne contro l’omofobia condotte nel territorio di sua competenza e favorendo la penetrazione di tali campagne nelle scuole, nelle università e nei mezzi d’informazione;
– ad adottare qualsiasi altra misura che ritenga opportuna nella lotta all’omofobia e alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

Pubblica un commento