No Homo No Rap! Emis Killa si fa strada a colpi di omofobia

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Di Massimo Mele il 14 Agosto 2012. 3Commenti

Emis Killa è un rapper italiano emergente. Come molti altri prima anche lui ha inserito un pò di omofobia nelle sue canzoni e nelle sue interviste. No homo No rap!

Siamo abituati al fatto che i personaggi del patinato scenario rap esprimano le più glamour uscite omofobe. Camice all’ultima moda, grosse collane d’oro al collo con ciondoli di varia natura, tatuaggi multiforma su fisici scolpiti da ore di palestra e una valanga di parole. Uno slang giovane, metropolitano e tanta trasgressione. Ed eccoli qui i baluardi postcontemporanei del Rap ed eccolo qui Emis Killa, starlette che si è conquistato le pagine di Vanity Fair dove ha espresso la sua autorevole opinione sulle adozioni gay, naturalmente contraria. Sempre nella splendida intervista, ci coinvolge nelle sue scorribande giovanili, di quando andava in giro a rapinare la gente con cocci di bottiglia per rubarle, udite, udite l’iPod! Che nostalgia vintage!
Tanto per la cronaca, vediamo chi è questo signore. Classe 1989, nazionalità italiana, Emis Killa, comincia la sua carriera nel 2007 dove a soli 18 anni vince il concorso di freestyle TecnichePerfette. Da qui, avanti, con diversi primi posti in classifica e collaborazioni con altri guru del rap, tra cui Fabri Fibra, Gue Pequeno, Tormento e persino Marracash. Una storia musicale montata tra hits, passaggi in radio e le uscite giuste al momento giusto. Perché questi signori, parlano non solo sul palco ma anche fuori, ed esprimono la loro visione del mondo, il loro parere, come maestri del tempio metropolitano.
Una metropoli fatta di villette con piscina, locali alla moda e le pagine di Vanity Fair. Così la tanto acclamata trasgressione di Emis Killa si riduce ad un urlare slogan conservatori che descrivono l’idea di un mondo retorico e oscuro, privo di civiltà e senso storico; si riduce ad una foto con la nonnina mentre schioccano insieme la lingua tra il dito indice e medio simulando una leccata di figa. Una trasgressione fatta da due parolacce, vuota violenza… siamo ben lontani dal senso sociopolitico del rap nella sua espressione originale. Siamo ben lontani dal cantare le contraddizioni di una schiacciante e alienante realtà metropolitana e, a guardare bene, non c’è niente che si possa chiamare trasgressione. Emis Killa è semplicemente una starlette del panorama musicale, un omofobo militante. Le sue canzoni parlano chiaro:
I ricchioni che si fanno in strada e vorresti ammazzarli, froci!!” – Milano Male
Si ficcasse l’arco in culo e diventasse frocio” – Broken Dolls
Sei frocio si sgama quando mangi il gelato col cono” – Riempimi le tasche
Trasgressione? No. Omofobia.
E Certo dovrebbero preoccupare gli impulsi espressi da Killa che vorrebbe ammazzare i froci, dovrebbero preoccuparsi anche alla Carosello Records, la sua etichetta discografica. Ma con un primo posto in classifica, un’intervista a Vanity Fair, qualche dollaro e un’ave Maria si perdona tutto.

Articolo di Daniele Salis

3 Responses to No Homo No Rap! Emis Killa si fa strada a colpi di omofobia

  1. Gino   23 Agosto 2012 a 11:44

    Una precisazione,delle canzoni da voi citate nemmeno una è riconducibile a Carosello records,ma si tratta di produzioni indipendenti ,Abbiate la decenza di informarvi prima di tirare in ballo nomi ,se di rap non sapete nulla.

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    • serena   20 Febbraio 2013 a 15:24

      E tpp brv emilietto nn vedo lora che scende in sicilia

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  2. carmen carchidi   8 Marzo 2014 a 19:15

    Emis killa è fantastico!!!

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