Manuel Pirino lascia la segreteria del PSd’Az e vola a Bruxelles

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Di Massimo Mele il 14 Novembre 2011. Nessun commento

In procinto di partire per Bruxelles dove si occuperà dei rapporti con l’Alleanza Libera Europea, Manuel Pirino lascia la segreteria del PSd’Az cittadino dove era stato eletto lo scorso anno. Dichiaratamente omosessuale, Manuel ha portato il partito, almeno in città, ad aprirsi su tematiche quali l’omosessualità e il razzismo, portando la componente sardista al comune di Sassari ad appoggiare sia l’approvazione del registro delle Unioni Civili che la mozione contro l’omofobia. Di seguito la lettera con cui ha annunciato le sue dimisiioni

«Carissime amiche ed amici, Cari compagni e compagne,
è passato un anno dalla mia elezione a Segretario sardista per la città di Sassari. È stato un anno intenso, impegnativo, direi persino difficile, durante il quale ho cercato di lavorare con tenacia e passione per far sì che nel Partito vi fossero armonia e serenità, e affinché il Partito stesso potesse lavorare unito per la città e per il suo territorio.
Sono consapevole che la mia elezione, sin dal primo giorno, ha suscitato interesse, ma ingenerato anche molte aspettative ed alcune polemiche (dentro e fuori il Partito): dopo anni di commissariamento, infatti, i Sardisti decidevano coraggiosamente di puntare su un giovane trentenne, e proprio nell’anno in cui si apprestavano a festeggiare i loro 90 anni di storia.
Anche il coordinamento cittadino, contemporaneamente alla mia elezione, è stato rinnovato nella sua totalità. Questo a riprova del fatto che si voleva puntare con decisione sui giovani: con loro – e grazie a loro – ho alacremente lavorato per rendere il Partito un luogo in cui tutti i sardisti potessero sentirsi a casa, un luogo in cui potessero proporsi – con le loro idee ed il loro attivismo – per rendere la loro città un posto migliore.
Per la prima volta dopo tanto tempo, e tutti assieme, abbiamo lavorato con il gruppo consiliare al Comune di Sassari – al quale abbiamo lasciato il giusto spazio di azione negli aspetti più strettamente legati all’amministrazione – affinché non ci fossero personalismi e scollature tra la base ed i suoi eletti. Il mio, il nostro, obiettivo è sempre stato quello di unire, per proteggere il Partito dalle aggressioni esterne, ma senza renderlo completamente impermeabile al cambiamento e ai contributi che potevano venire dall’esterno. La segreteria cittadina ha sempre lavorato per far crescere il Partito in città, aprendolo alle donne, ai giovani ed agli uomini liberi, che con coraggio forza e determinazione volessero scegliere di combattere per il diritto di vivere serenamente nella loro Isola.
Un Partito coerente, unito, ma il più possibile aperto al rinnovamento e alla società civile, oltre che ai tanti – troppi – sardisti non ancora tesserati, è stato infatti il grande tema e l’ambizioso obiettivo della mia segreteria durante questo primo anno di mandato.
Sassari vive oggi uno dei periodi più bui della sua storia. La profonda crisi economica e del lavoro in atto da tempo la stanno trasformando in una città depressa, anonima, che non ha più la voglia e la forza di combattere per la sua identità, anche perchè governata da una borghesia troppo spesso cieca e legata ai propri interessi. Una classe politica incapace ed inadeguata a fronteggiare la grave situazione che viviamo e non certo confinata alle mura della nostra città.
Anche per questo motivo questa segreteria ha cercato di non limitare i suoi interventi alla Città, ma al contrario, in un mondo nel quale i problemi sono sempre più inesorabilmente interconnessi e difficilmente scindibili, ha fatto sentire la propria voce su tutto il territorio, nell’area vasta, dovunque ce ne fosse bisogno.
Penso in particolare a tutte le occasioni nei quali il Partito attraverso di noi ha fatto conoscere la propria opinione sulle problematiche della zona industriale, del nostro aeroporto, sul porto industriale e turistico, sulla mobilità e sul trasporto pubblico locale, sulla sicurezza e sul grande tema del commercio e del lavoro. La nostra segreteria ha di fatto, con il suo operato, cercato di rivendicare per Sassari il ruolo di capoluogo metropolitano, onere ed onore che oggi più che mai le spetta di diritto.
Consentitemi anche di ricordare, con orgoglio, la posizione coraggiosamente e laicamente sostenuta dal Partito sulle Unioni Civili, il suo sostegno alla manifestazione contro l’omofobia ed il razzismo, per la quale abbiamo ricevuto un riconoscimento ufficiale da parte del Presidente dell’Alleanza Libera Europea, che ci rappresenta in Europa nel Parlamento Europeo, per essere riusciti a portare avanti un’azione politica seria, moderna e responsabile.
Al centro della nostra azione, vista e considerata la grave situazione economica e sociale cui si faceva accenno, non ci sono stati però solo i grandi temi. Abbiamo incessantemente prestato particolare attenzione al disagio sociale che la città vive, ricevendo nella nostra sede molte persone, tesserati o semplici cittadini, alle quali abbiamo tentato di fornire un aiuto concreto, per il disbrigo di pratiche presso le pubbliche amministrazioni, per delle consulenze legali, per il supporto alle vittime di un sistema fiscale e bancario notoriamente aggressivo.
A tutti coloro i quali hanno voluto prestare il loro lavoro, il loro tempo libero, la loro professionalità ed il loro entusiasmo a questa segreteria ed al nostro Partito, va il mio più sentito ringraziamento, per la loro costante disponibilità al dialogo ed al confronto. Sono convinto che avremmo potuto fare di più, e meglio, come spesso accade. Ma tutto ciò che abbiamo fatto l’abbiamo fatto nel convincimento che fosse la cosa giusta da fare, al meglio delle nostre possibilità.
Mi auguro che la nostra segreteria possa essere apprezzata per quello che ha fatto, e non per quello che non è riuscita a fare, in tempi così difficili.
Al termine di questa breve rassegna, arriva il momento delle scelte dolorose. In anticipo sulla scadenza naturale del mio mandato, considerata anche la richiesta del Partito di occuparmi a tempo pieno dei rapporti con l’Alleanza Libera Europea a Bruxells e con i suoi membri, ritengo sia giusto fare un passo indietro, lasciando spazio ad altri amici sardisti che vogliano ricoprire questo prestigioso e difficile incarico.
Come Segretario uscente, concedetemi la possibilità di un ultimo appello: che il Partito possa ancora una volta – e sempre di più – scommettere sui giovani, sulle donne, e sugli uomini liberi e di buona volontà. Che abbia il coraggio di scelte impopolari, ma in prospettiva remunerative. Che possa essere sempre più forte, e sempre più inclusivo».
Fortza Paris.
Manuel Pirino

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