Malattie Infettive di Sassari: nuovo ritardo, apertura forse nel 2013

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Di Massimo Mele il 6 Gennaio 2012. Nessun commento

L’Università esce allo scoperto: l’apertura della nuova Clinica prevista per Ottobre 2011 slitta ora, sulla carta, a Dicembre 2012. Continua così un’odissea iniziata nel lontano 1993

Sassari – Le previsioni più ottimistiche indicano la fine dell’anno 2012 quale data per l’inaugurazione della nuova clinica di Malattie Infettive nel complesso sanitario di viale San Pietro. Il progetto preliminare per il completamento dell’edificio sarà presentato al Consiglio d’Amministrazione di gennaio, mentre a marzo sarà portato il progetto esecutivo per l’approvazione. Il cantiere sarà aperto prima dell’inizio dell’estate e sarà chiuso tra il mese di ottobre e di novembre.

È quanto emerso al termine di un incontro che si è svolto giovedì mattina presso il Rettorato, alla presenza del rettore Attilio Mastino, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Alessandro Cattani, e del direttore sanitario dell’Aou Francesco Tanda. Al vertice hanno partecipato anche il direttore dell’Istituto di Malattie infettive Maristella Mura, il delegato rettorale per l’edilizia Guido Sanna Passino, il direttore amministrativo Guido Croci e il responsabile dell’ufficio tecnico dell’Ateneo Simone Loddo. Al termine dell’incontro il rettore ha ribadito il proprio apprezzamento nei confronti del direttore generale per il lavoro svolto finora e per l’impegno con il quale si sta prodigando per risolvere i moltissimi problemi dell’Aou.

La Nuova Clinica di Malattie infettive è in costruzione da più di 15 anni e, la prima parte del finanziamento che, nel 1993, ammontava a circa 23 miliardi di lire, fu erogata all’Università già nei primi mesi dello stesso anno. Dal 1993 ad oggi tra fallimenti vari, soldi che cambiavano destinazione in corso d’opera e altri strani fatti su cui la magistratura non ha mai indagato, i finanziamenti per la clinica sono piuttosto aumentati, di sicuro non per migliorie al progetto originale.

Noi e le migliaia di persone sieropositive del territorio così come tutti gli altri pazienti con patologie infettive rimaniamo in attesa che finisca questa vergogna cittadina, questa presa in giro che va avanti dal 1993 e che non sarebbe accaduta a nussun altra struttura medica. Ma si sa, le persone sieropositive non sono certo pazienti di prima classe, così come non lo sono i loro dottori.

Di seguito un articolo di Sardegna 24 dello scorso 15 Settembre con il riassunto, a grandi linee, della storia della clinica

Malattie infettive: la storia infinita.

Dopotredici anni di appalti, nuove nomine e rescissioni contrattuali, i lavori per la costruzione della clinica sono ancora fermi. La consegna dell’istituto, di proprietà dell’Università degli studi di Sassari, da parte della ditta OR.M.E. S.p.a. di Bologna era prevista per il 15 febbraio dello scorso anno, ma ancora non entrata in funzione.
La vicenda del reparto di malattie infettive è iniziata il 9ottobre del 1998 quando l’impresa SO.DE.CO. di Selargius si è aggiudicata la gara d’appalto per i lavori di costruzione del padiglione.

 

Una storia partita col piede sbagliato visto che, a causa della presenza di una servitù di passaggio nell’area del cantiere, il primo dicembre del 1998 i lavori furono sospesi. Così, per far fronte all’imprevisto ed evitare ripercussioni legali, l’Amministrazione universitaria decise di costruire l’edificio in un’ area adiacente, dove però le indagini geologiche evidenziarono una carenza di capacità portante degli strati di terreno.

Un nuovo imprevisto, insomma, che comportò la revisione della progettazione strutturale dell’intero edificio e la creazione di una variante in corso d’opera, approvata solo nel luglio del 2000. Nel 2004 tuttavia, l’azienda SO.DE.CO. si ritrovò a fare i conti con un bilancio deficitario e il cantiere già avanti con i lavori, si interruppe ancora, fino a quando l’amministrazione universitaria avviò le procedure per la rescissone del contratto con la stessa.

La vertenza si concluse il 30 aprile dello stesso anno in seguito a una sentenza del tribunale di Cagliari che dichiarò il fallimento dell’impresa e il conseguente sequestro del cantiere. Cantiere che fu riconsegnato all’Università il 5 luglio del 2005.

 

Dopo sette anni dall’inizio dei lavori, dunque, l’Ateneo turritano si vide costretto a redigere una nuova progettazione imposta dall’aumento dei costi delle materie prime, dei danni provocati dal tempo, dei ripetuti allagamenti del piano terra, e dalle ruberie. Durante quei mesi, infatti, il padiglione rimase per lungo tempo alla mercè di vandali che, oltre a spaccare le installazioni contenenti del rame, portarono via parte degli arredi presenti.

L’undici luglio del 2005, la progettazione interna venne affidata all’ingegnere Andrea j. Maltoni.

 

Per l’approvazione del progetto e per il rilascio dei nulla ostada parte dei Vigili del fuoco e del Comune di Sassari si dovette aspettare ancora un anno, precisamente fino all’8 agosto del 2006. Per l’opera furono stanziati quasi 6 milioni di euro, e come direttore dei lavori venne nominato l’Ing. Roberto Manca.

La nuova gara d’appalto, invece, fu vinta dall’impresa OR.M.E. S.p.a. di Bologna che, più delle altre, prometteva di far risparmiare il 22,4% sull’importo totale, facendo diminuire il prezzo finale a circa quattro milioni e mezzo di euro. I lavori sono ripresi il 4 ottobre del 2007 con consegna dei lavori fissata per il 15 febbraio del 2010.

Ma visto lo stallo della struttura, il 17 novembre del 2010 l’ing. Loddo, responsabile del procedimento, ha proposto al Consiglio di Amministrazione dell’Università la rescissione del contratto per inadempienza con la ditta OR.M.E. S.p.a. Proposta accolta dai membri del Consiglio.

 

Attualmente i lavori al’interno del nuovo reparto di malattie infettive sembrano sospesi. I cancelli che circondano l’area sono chiusi e il cartellone che descrive l’andamento dei lavori riporta ancora la data del 26 febbraio 2009 come giorno di «Fine lavori». (Da.Mu.)

15 settembre 2011

Fonti sardies.org, MOS, sardegna24.net

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