Il PD presenta le sue proposte su gay e lesbiche, donne e immigrati

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Di Massimo Mele il 21 Marzo 2013. Nessun commento

Arrivano le proposte dei democratici nell’ambito degli otto punti proposti da Bersani. Ora si parla di diritti, immigrazione, violenza sulle donne e coppie gay.
“I diritti per un’Italia più civile”, così si intitola la proposta del Pd sui diritti. Sul primo punto, la cittadinanza, il Pd propone che: «Chi nasce in Italia da genitori stranieri residenti da almeno 5 anni nel nostro Paese è italiano; l’acquisto della cittadinanza non è automatico ma è necessaria una esplicita dichiarazione di volontà; può richiedere la cittadinanza italiana anche chi non è nato in Italia ma è cresciuto nel nostro Paese e ha compiuto un ciclo di studi o di formazione professionale».
Sulla violenza contro le donne i democratici chiedono «subito una legge organica contro il femminicidio; istituire un Osservatorio sulla violenza nei confronti delle donne; approvare subito la ratifica della convenzione di Istanbul; riconoscimento del ruolo delle case e dei centri antiviolenza e rafforzamento dei servizi pubblici e convenzionati; misure di sensibilizzazione dell’opinione pubblica a partire dalle scuole; istituzione del Fondo per il contrasto della violenza nei confronti delle donne»
Diritti degli omosessuali: «Approvare in tempi rapidi una legge contro l’omofobia» e «riconoscimento delle unioni civili delle coppie omosessuali secondo il modello tedesco». Così come annunciato in campagna elettorale, il PD presenta una proposta di legge che ricalca il modello tedesco delle “Eingetragene Lebenspartnerschaft” così come si presenta oggi dopo le varie modifiche avvenute in seguito a sentenze della corte costituzionale tedesca.

DOVERI: Dall’unione, che verrà sancita con una dichiarazione resa davanti all’ufficiale di stato civile, derivano effetti analoghi a quelli del matrimonio. I conviventi si debbono reciproca assistenza e sostegno e debbono gestire in comune le loro esistenze.

FIGLI: Possibile che a uno dei partner omosessuali sia attribuita la responsabilità genitoriale sul figlio naturale dell’altro partner, nonché la possibilità che il convivente possa adottare il figlio biologico dell’altro. Non è menzionata la possibilità di adozione in coppia (così come non lo è nella legislazione tedesca)

REGIME PATRIMONIALE: arriva la “comunione degli acquisti” ma con la possibilità di deroghe.

PARENTELA E SUCCESSIONE: il convivente va considerato membro della famiglia dell’altro convivente e andrà considerato erede legittimo del partner. Sì anche alla quota di legittima. Ok alla reversibilità ma serve una durata minima della unione.

SEPARAZIONE: il convivente può chiedere il mantenimento commisurato al tenore di vita, al reddito e al patrimonio avuto in costanza di convivenza. E’ prevista la possibilità di assegnazione della casa ‘coniugale’.

SCIOGLIMENTO: come per il matrimonio è necessaria una decisione del giudice.

Fonte ansa.it

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