Gubbio cancella le Unioni Civili con i voti del PD. Arcigay: PD ostaggio dei cattolici

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Di Massimo Mele il 26 Gennaio 2012. Nessun commento

Il PD, compreso il Sindaco Guerrini, vota una mozione del PDL che cancella il registro delle Unioni Civili approvato nel 2002.

“Il gesto vergognoso, insieme ai continui tentennamenti in ambito nazionale del partito su di una questioni nodale che coinvolge la dignità e i diritti di cittadini e famiglie composte da persone gay, lesbiche e trans, è solo conferma di quanto dicevamo da tempo: il PD, ormai in ostaggio della componente cattolica più retriva, è un partito incapace di interpretare il cambiamento e di migliorare il Paese”. Scrive Paolo Patanè, presidente di Arcigay nazionale.
“Ci chiediamo cosa ne pensa il segretario regionale del PD, di questi iscritti di campagna, in questo partito del nulla, svuotato di ogni ideale se non quello della poltrona e dell’inginocchiatoio, troppa brutta gente a gestire la vita delle persone.
Nella scorsa legislazione, una proposta di legge regionale, contro le discriminazioni fu fatta annegare nel cassetto di qualche moralista ingrassato dalla propria morale.” Scrive invece Patrizia Stefani, di Arcigay Omphalos Perugia.
Mosinforma si associa alle richieste di chiarimenti di Arcigay al PD: progressisti o integralisti? Fate una scelta o andate a casa!

Di seguito un articolo sull’accaduto di corrierenazionale.it

Abolizione del registro delle unioni civili, bufera Pd sul sindaco Guerrini

Il via libera in consiglio comunale (12 voti favorevoli contro 10 più un astenuto) alla mozione del consigliere Luigi Girlanda (Pdl), con la quale è stato abolito il registro delle unioni civili istituito nel 2002, fa discutere ben oltre i confini eugubini. Il presidente di “Equality Italia” Aurelio Mancuso ha criticato la scelta del sindaco Guerrini che ha votato, con la maggior parte del Pd, a favore. “E’ inconcepibile – ha sottolineato – che un primo cittadino espressione di un partito che in tutte le amministrazioni pubbliche promuove strumenti di sostegno alle convivenze etero e omosessuali, abbia appoggiato una simile azione”. “Quanto accaduto a Gubbio è allarmante – è quanto affermato dalla senatrice democratica Anna Paola Concia – il sindaco e alcuni consiglieri Pd sono andati contro la linea del partito e contro i suoi stessi valori fondanti”. Sulla questione è intervenuto pure il responsabile diritti del Pd Ettore Martinelli: “La decisione di Guerrini lascia stupefatti. Mi auguro che ci ripensi”. Sempre in casa democratica il coordinatore dei dipartimenti dell’Umbria Valerio Marinelli e il responsabile del dipartimento sociale Antonio Tonzani hanno evidenziato come “l’impegno per estendere i diritti a chi non ce l’ha è un tratto che caratterizza nel profondo l’identità politica del Pd. Quanto deliberato dal consiglio comunale eugubino è quantomeno improprio”. Critiche al sindaco e ai consiglieri Pd favorevoli alla mozione sono piovute inoltre dalla portavoce provinciale delle Democratiche di Perugia e da Diego Pierotti, segretario provinciale dei Giovani democratici di Perugia. “Hanno disatteso l’orientamento del Pd nazionale facendo fare al Comune di Gubbio un passo indietro di anni”. In replica al polverone sollevatosi, Guerrini ha dichiarato che “tematiche così complesse non possono essere considerate oggetto di vincolo partitico e di coalizione. Dalla sua istituzione – ha ribadito – il registro delle unioni civili non ha prodotto alcun effetto culturale. Se questo voto potrà servire a riaprire tuttavia un dibattito serio, a riconoscere con le leggi dello Stato i diritti civili, sarei il primo a proporre un regolamento applicativo di una legge della Repubblica”. Di “voto scioccante” ha parlato Franco Grillini (Idv), mentre il consigliere comunale di Rifondazione Lucio Panfili ha evidenziato come “Guerrini abbia assecondato la volontà politica del centrodestra, sconquassando la sua maggioranza e continuando a percorrere strade che non hanno nulla a che fare con la sinistra”. Amareggiato il promotore del registro delle unioni civili istituito nel 2002 Gabriele Tognoloni, che ha espresso “incredulità per una scelta che riflette uno scenario della politica eugubina con una nuova maggioranza tra centrosinistra e centrodestra”. Di tutt’altro tenore i commenti provenienti proprio dal centrodestra, a cominciare da quello del deputato Pdl Rocco Girlanda. “L’abolizione del registro delle unioni civili – ha spiegato – ha mostrato la debolezza dell’attuale maggioranza, tanto più su temi di natura etica e morale. E’ stata portata a compimento dal gruppo del Pdl una battaglia che io stesso avviai nel 2002. La vicenda eugubina testimonia come il centrosinistra non possa rappresentare un’alternativa credibile per il futuro della città”. “Si tratta di un grande risultato per il Pdl eugubino – ha ribadito il deputato e coordinatore regionale Luciano Rossi – che riesce comunque a lavorare per il bene dell’intera comunità”. Soddisfatti pure il consigliere regionale Udc Maurizio Ronconi (“La decisione del consiglio comunale di Gubbio è l’emblema del fallimento di una forzatura che non è nel sentire comune dei cittadini” – ha detto) e il capogruppo Udc in consiglio comunale Mattia Martinelli, che ha parlato di “cancellazione di uno strumento giuridicamente inutile”.

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