“Forza gnocca”. La decadenza del “cazzeggio di governo”

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Di Massimo Mele il 7 Ottobre 2011. Nessun commento

L’uscita di Berlusconi sull’esigenza di cambio nome per il PdL e il suo poco ironico “forza gnocca” scatenano le opposizioni e la stampa internazionale che si diverte a tradurre il termine nelle diverse lingue. Ma il partito lo avevano anticipato gli Sgommati, programma satirico di Skyuno, un anno fa

Dal “Partito della gnocca” a “Forza gnocca”. Dalla trasmissione tv Gli Sgommati alla realtà, fino a conquistare tutta l’Europa. Silvio Berlusconi, quello in carne e ossa, parla con i cronisti nel Transatlantico di Montecitorio ed esprime la volontà di cambiare il nome del Pdl. “Mi dicono che il nome che avrebbe maggiore successo sarebbe Forza gnocca”, scherza. La battuta indigna l’opposizione e fa il giro del mondo. Le principali testate europee si divertono a tradurre il termine e così Le Monde, parla di un Allez Minette (nessun riferimento alla consigliera regionale lombarda, però. Minette è un diminutivo per felini), ela stampa britannica si diverte con Go Pussy, mentre in Germania si è preferito un (un po’ volgare) Vorwarts Muschi.

Gli Sgommati
– E in mente torna anche un altro Silvio Berlusconi, questa volta in carne e gomma. Era il primo febbraio e lo show satirico di Sky UNO, in onda dal lunedì al venerdì alle 21, era alla settima puntata della prima stagione. Il premier, in versione Avatar, aveva abbandonato l’Italia per trasferirsi su Pandora. Proprio lì, sul “pianeta vergine”, aveva lanciato il “Partito della gnocca”. Esattamente otto mesi fa.

Berlusconi di gomma parla del partito della Gnocca al minuto 2


Stalk Radio
, trasmissione targata Sky, lancia il concorso per il logo del partito “Ci appelliamo al vostro altruismo e al vostro leggendario senso civico nel chiedervi di aiutare il Cavaliere a trovare il simbolo per il suo nuovo partito” dice Dario Cassini, conduttore nel programma, in un video lanciato su YouTube.

una proposta pervenuta a Stalk radio

Omosessuale Latente? – Mario zampella su resetitalia.it, tenta un’analisi di tipo psicologico e fa risalire la fissazione del Premier per la figa ad un trauma infantile e ad un’omosessualità latente. “E’ il suo chiodo fisso, la “gnocca”, da sempre, quasi volesse sfuggire alla condanna opposta, quella di essere definito un “gay”, come egli stesso tenne a precisare, quando affermo’ che e’ meglio la “gnocca” che essere omosessuale. Silvio Berlusconi denuncia con costante determinazione un trauma, probabilmente vissuto in eta’ scolare, vuoi per l’affetto vicendevole ed esagerato intercorso con la madre, vuoi per qualche recondito e ben seppellito evento, di cui se ne puo’ immaginare l’entita’ senza peraltro scendere in dettagli osceni.” E ancora “Le sue reiterate scappatelle, orgoglio non solo personale ma parte integrante della fierezza maschile italiana, la sua estrema idolatria del sesso femminile e le paure radicate nel rischio di poter, seppure per un attimo, apparire lievemente effemminato, celano senza grande maestria, un grave timore, che molto probabilmente risiede nel suo inconscio.”

Il cazzeggio come strumento di governo. E la Chiesa?
– Franco Grillini ironizza su Berlusconi “Verrebbe da fare un ragionamento indignato per le ultime esternazioni di Berlusconi sul “partito della gnocca” che nessun premier al mondo, nemmeno nelle dittaure, avrebbe detto. Si potrebbe per esempio dire che si tratta del solito maschilismo da 4 soldi che riduce il corpo della donna alla mera funzione genitale. Si potrebbe anche dire che ormai “il premier a tempo perso” ha elevato il “cazzeggio” a strumento di governo. Il “bar sport” non è più solo un posto di sfaccendati che discutono di calcio e di “gnocca” perchè non hanno di meglio da fare, ma si è trasferito direttamente a Palazzo Chigi.“. Ma poi, più serio, pone una domanda che in tanti ci poniamo, ovvero: davanti a tale volgarità machista incentrata sulla sessualità, come mai la Chiesa sta zitta? “Piuttosto ci viene spontanea la domanda: ma il Vaticano che ne pensa? Visto che Bertone, segretario di Stato, andava a cena una settimana si e l’altra pure con il nostro galletto nazionale ci si chiede se andrebbe anche a cena con i leader del “partito della gnocca”. Ma il vaticano tace perchè come ha detto l’arcivescovo emerito di Grosseto meglio un governo puttaniere che uno favorevole ai diritti degli omosessuali.“.

I giovani di destra lo difendono sprofondando nell’idiozia omofobica e razzista – Su un blog di ridicole discussioni politiche fra giovani ignoranti di destra, tentano una difesa del Premier in extremis ma, non riuscendoci, rispolverano la vicenda Marrazzo (che cosa c’entrerà poi??) e arrivano a scrivere, a commento dell’intervista dell’ex governatore del Lazio (che si è dimesso e ha chiesto scusa e rimane un esempio di assunzione di responsabilità politica che nel PdL non sanno nemmeno cos’è!) ” [sostiene Marrazzo] il peccato sarebbe stato portare qualche trans della scuderia marrazzo in parlamento o alla regione lazio, cosa che però l’integerrimo marazzo non ha fatto.
… finge di dimenticare, quella merda di lucci, che in italia, per essere eletti al parlamento o in regione, bisogna essere cittadini italiani. quindi in nessun caso il pederasta pentito avrebbe potuto portarsi gli amichetti a rimorchio, perchè si faceva inculare solo da feccia extracomunitaria e quindi non candidabile
.

Anche l’Avvenire condanna la battuta – «L’ho già scritto molte volte e l’ho sentito ribadire – ha sottolineato il direttore con implicito riferimento ai recenti interventi del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, sulla moralità della politica e sugli atteggiamenti disinvolti dell’inquilino di Palazzo Chigi – tante altre e con grande autorevolezza: chi ha il dovere di governare un Paese non può sottrarsi al dovere dell’esemplarità, sempre, sia in ciò che fa sia in ciò che dice». Tarquinio rileva però che «tra la volgarità di cui il premier ha fatto sfoggio ieri alla Camera e l’esemplarità la rima c’è, ma è ferocemente stridente». E ancora: «Qualcuno potrebbe dire che quella di ieri a Montecitorio per il presidente Berlusconi non era una battaglia era solo un’occasione come un’altra. Per un capo di governo ogni occasione è una buona occasione. E questo è un momento in cui bisognerebbe dire qualcosa di giusto a un Paese che vive un tempo duro e ingiusto. Già, quella di ieri era “solo” una buona occasione. E lui l’ha persa. Male, volgarmente male».

Fonti Sky, corrieredellasera.it, Gaynews.it, resetitalia.it

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