Espulso dalla Germania l’imam Abu Bilah, chiedeva la pena di morte per i gay

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Di Massimo Mele il 22 Aprile 2011. Nessun commento

FRANCOFORTE – L’imam Abu Ameenah Bilal Philips deve lasciare per sempre la Germania. Le autorità comunali di Francoforte gli hanno trasmesso un ordine di espulsione che deve essere osservato entro sabato, pena l’arresto.

Il predicatore, nato in Jamaica ma vissuto in Canada, aveva tenuto un discorso ieri in una piazza di Francoforte davanti a una folla di circa 1.500 persone, uomini e donne rigidamente separati. Oggetto della predica l’Islam, “una religione incompresa”. Fra le donne molte portavano il velo, a quelle con il burka non è stato consentito l’accesso alla piazza, per la normativa sulla sicurezza.

Philips fa parte del gruppo dei carismatici islamici, che raggiungono milioni di giovani credenti attraverso video  prediche in internet.

Il 63enne indica nei suoi video pseudoscientifici l’omosessualità come un normalissimo “peccato mortale”. Gli omosessuali rovinerebbero la famiglia così come le più importanti strutture di vita, per cui, dice Philips, la pena di morte sarebbe obbligatoria sia agli occhi di Dio che per la soppravivvenza dell’umanità.

Durante la predica in piazza il predicatore di odio non ha ripetuto le sue tesi. A Francoforte, Philips ha detto si che l’omosessualità è un peccato, ma che lui non li odia. Anche sua sorella sarebbe omosessuale.

In precedenza – ricorda la Bild – il religioso islamico aveva affermato che gli omosessuali dovrebbero essere puniti con la pena di morte.

Fonte: TMNews e Queer.de

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