Beth Ditto,Tanta e Bella

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Di Massimo Mele il 26 Marzo 2011. 2Commenti

Beth Ditto

Beth Ditto I wrote the bookProponiamo un articolo della Repubblica.it con un intervista alla cantante Beth Ditto in occasione dell’ultimo lavoro discografico I wrote a book:

ROMA – Esagerata. In tutto. La mole, il trucco, i tacchi altissimi, le calze a rete a trama larghissima, l’abitino stretch dal quale deborda più abbondante di Divine, transessuale cult dell’era disco. «Sa che le dico?», esordisce Beth Ditto, «sono nata in un paesino dell’Arkansas con la Bibbia sul comodino, mi dicevano che ero fortunata perché a otto anni avevo stretto la mano a Bill Clinton, mentre io non mi piacevo al punto da sentirmi una minaccia per me stessa e per gli altri. E adesso che lo show business mi ha accettato, mi godo la celebrità. E non mi dispiace a fatto». Ha esagerato anche Karl Lagerfeld, quando dopo un party di Fendi di cui è stata la reginetta, l’ha definita «an absolute beauty».

Ha esagerato Jean Paul Gaultier – stilista esagerato – che pochi mesi fa le ha fatto aprire e chiudere una schizofrenica sfilata parigina cucendole addosso improbabili sputnick di tulle. Ma soprattutto, come ha dimostrato in dieci anni di attività con i Gossip, Ditto ha uno straripante sense of humour che ha sedotto il pubblico, prima come icona gay (Beth è lesbica dichiarata; per nove anni è stata la compagna del performer transgender Freddie), poi come rockeuse dalla voce esagerata in bilico tra funk e punk. Ora che il glamour le ha dato alla testa, ha pubblicato un Ep come solista in cui interpreta quattro canzoni contagiose che saranno i tormentoni della prossima estate dance.

«Mi è sembrato naturale, volendo azzardare un progetto senza i Gossip, incidere un Ep di canzoni ballabili», spiega. «Qualcuno si è scandalizzato. La cantante dei Gossip alle prese con la dance? Perché no? Andare in discoteca non è mica un delitto. L’idea mi è venuta quando

vedevo che durante i concerti la gente si scatenava quando eseguivamo brani come Listen up Standing in the way of control. Una volta qualcuno scrisse che quando cantavo Heavy cross sembravo Donna Summer alle prese con una canzone dei Bauhaus, e forse aveva ragione».

I Gossip non sono in pericolo. Dopo Music for men, l’album prodotto da sua maestà Rick Rubin, sono di nuovo in studio. «Volevo semplicemente mettermi in gioco da sola, per una volta, in un piccolissimo progetto, un esperimento diverso, una sfida. Mettiamola così: mi sono presa una piccola vacanza dalla band», minimizza Beth (vero nome Mary Beth Patterson), che ha compiuto trent’anni a febbraio. I riferimenti alla sua infanzia a Searcy, Arkansas, sono frequenti, anche se l’idea di diventare cantante non le era balenata prima di trasferirsi a Portland, in Oregon, dove negli anni Novanta c’era una vivace scena underground. «Mia madre era molto giovane quando nacqui io», racconta. «I suoi dischi erano i miei dischi. Boy George, Madonna, Peter Gabriel. Mio padre era più tradizionale, amava Johnny Cash, Patsy Cline e i Bee Gees. Forse proprio perché da piccola sono stata esposta a una quantità enorme di musica di qualità, da adolescente, per reazione, ho abbracciato la scena alternative del Midwest, la più radicale d’America. E ho incominciato a fare musica molto più… rumorosa di quella che ascoltavo in casa. A 18 anni scoprii i Nirvana, Pearl Jam, le Raincoats e Siouxsie and the Banshees. Il mainstream a quel punto mi sembrò repellente».

Le prime incisioni dei Gossip rimasero un fenomeno locale. «Essere donna e lesbica e grassa fu un handicap pazzesco all’inizio», confessa. «Quando mi presentavo ai discografici o ai manager leggevo l’imbarazzo nei loro occhi: mi stai prendendo in giro? ma dove vuoi andare con tutta questa ciccia addosso? Quello che nessuno accettava, e che invece è diventato un ingrediente del mio appeal personale, è che mi vestissi e truccassi come se fossi Kate Moss e anche di più. Ci ho messo anni a far capire al mondo che anche una cicciona può amare il make up e indossare abiti alla moda. È quel che ho sempre fatto sul palco, nei servizi fotografici e nei videoclip».

Nel 2009 Beth e i Gossip furono adottati dal mercato anglosassone. Lei, come al solito, esagerò. Si fece fotografare nuda sulle copertine del mensile Love e del New Musical Express e fu ingaggiata dal Guardianper rispondere alle lettere delle lettrici. «Il mio successo è partito dall’Europa», ammette. «Quando tenevo concerti sold out in Belgio, negli Usa non sapevano neanche chi fossi. Voi del vecchio continente siete più sensibili alla trasgressione. Mi consolavo pensando che anche Patti Smith, se non avesse inciso “Because the night”, sarebbe rimasta un fenomeno europeo. L’America è grande, la nostra provincia è piena di pregiudizi. Mica è facile salire sul palco a Nashville e gridare “sono grassa, lesbica, godetevi il mio rock” senza essere linciata. Mica è facile farsi ascoltare se hai una voce come Chaka Khan e non sei nera. Viviamo in un’epoca di grande conformismo. E non parlo solo dei pregiudizi che possono affliggere persone obese e/o omosessuali come me. Prendete Kate Moss. Bella, bellissima, magra, magrissima, eppure flagellata dai tabloid. Quando l’ho conosciuta non credevo ai miei occhi: tenera, con un atteggiamento quasi materno nei miei confronti, esattamente il contrario di come l’hanno sempre descritta. E tutt’altro che superficiale, quando invece il luogo comune vuole che le top model siano tutte oche».

È stata proprio la sua amica Kate Moss a convincerla a disegnare una collezione di abiti glamour per signorine della sua taglia. Gli anni bui appartengono al passato. «Già… quando i Gossip esordirono, sull’America gravava la nube nera di Bush. Poi è arrivato Obama, e abbiamo urlato di gioia. Non sta facendo per i gay quel che mi aspettavo, ma oggi quando grido il mio slogan (“Sono grassa, gay e felice”) non mi sento più trasgressiva, ma semplicemente americana. Le sembra poco?».

2 Responses to Beth Ditto,Tanta e Bella

  1. bettytrans   26 Marzo 2011 a 19:13

    una grande in tutti i sensi :)…auguri di una lunga e felice carriera

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  2. LaCugurra   26 Marzo 2011 a 23:50

    è bellissima

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