Arcigay. A Bologna il Consiglio nazionale per decidere l’espulsione di Fabrizio Marrazzo.

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Di Massimo Mele il 5 Febbraio 2011. Nessun commento

Continua lo scontro in Arcigay. Dopo lo scandalo intercettazioni, un consiglio nazionale riunito per espellere l’opposizione interna.

Fabrizio Marrazzo

Si riunisce oggi e domani a Bologna il Congresso Nazionale dell’Arcigay. Il parlamentino dell’associazione oggi dovrà deliberare sulla richiesta formulata dal presidente nazionale, Paolo Patanè, di espellere dall’organismo Fabrizio Marrazzo, presidente dell’Arcigay romana, di Carlo Guarino e Alessandro Poto.

La vicenda sembra essere particolarmente ingarbugliata in quanto il presidente Paolo Patané aveva a suo tempo teorizzato che il progetto del numero verde della Gay Help Line per come è strutturato, e per come è gestito, può danneggiare le attività progettuali di Arcigay nazionale.

Il primo passo ufficiale di Patanè è stato quello di chiedere all’Arcigay di Roma una serie di documenti relativa alla Gay Help Line, questi ultimi ne hanno prodotti alcuni e altri no perché, secondo i dirigenti romani, il progetto non è solo di Arcigay Roma ma di un raggruppamento di associazioni.
Il presidente Patanè non soddisfatto della risposta ha per questo chiesto l’intervento del Collegio dei Garanti chiedendo così l’espulsione di Marrazzo, Guarino, Poto. Il collegio dei Garanti a sua volta ha respinto richiesta la sospensione da soci avanzata dal presidente Patanè non avendone ravvisato alcuna ragione di urgenza.

A questo punto il presidente Patanè ha inestito del caso il Consiglio nazionale richiedendo un pronunciamento in merito alle richieste d’espulsione per cui nella giornata di oggi il parlamentino dell’associazione dovrà decidere se dare ragione a Patané oppure all’Arcigay di Roma.

In molti danno per scontato, grazie anche alla forte maggioranza di cui dispone nel Consiglio Nazionale il presidente Patanè, che i tre romani saranno espulsi dall’associazione, anche se negli ultimi giorni in molti, tra cui Il Cassero di Bologna, hanno espresso perplessità sulla gestione di tutta vicenda e che ha visto anche infuocate polemiche nascere attorno ad un progetto nazionale dell’Arcigay di ‘telefono amico’ che, com’è stato evidenziato dalla stampa nazionale, per l’utente sarebbe a pagamento anzichè gratuito come invece accade per il numero verde dell’Arcigay di Roma.

Oggi quindi si è arrivati al dunque ed in serata si saprà se al Consiglio Nazionale si è giunti ad un compromesso o se le due armate, la maggioranza e la minoranza si sono scontrate. Intanto un gruppo di ‘sostenitori’ del presidente Fabrizio Marrazzo ha fatto sapere tramite una serie di messaggi e commenti sparsi sui vari forum che non starà certo a guardare dando quindi corpo alla ipotesi di una scissione dell’associazione con pericolo che la fiammata romana incendi l’Arcigay sull’intero territorio nazionale e mai come in questo momento la mitica unità granitica dell’Arcigay, e che sempre ha saputo ricompattarsi nei momenti più drammatici, sembra essere in pericolo.

Da gaynews24

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