ARC e USN|expo: solidarietà a Bok-o-Bok, il festival GLBT russo vietato

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Di Massimo Mele il 30 Novembre 2013. 1 Commento

bok-o-bok2Eccezionalmente, quest’anno USN|expo è gemellato al Bok-o-Bok (Side-by-Side) LGBT Film Festival di San Pietroburgo: un gemellaggio dall’altissimo valore politico, in un momento storico in cui leggi liberticide e totalitarie stanno riportando la Russia a un passato oscurantista, in cui norme dettate da una esplicita omofobia di stato mettono a rischio la vita delle persone gay, lesbiche e transessuali. Lo stesso Bok-o-Bok, che si terrà in contemporanea con USN|expo e con il quale ci si collegherà via web in apertura e in chiusura, rischia pesanti sanzioni per il solo fatto di svolgersi, in aperta sfida alle leggi omofobiche di Vladimir Putin.

Questo si legge nel comunicato stampa di ARC, associazione di Cagliari che lotta contro le discriminazioni delle persone GLBT, nella presentazione del festival Uno Sguardo Normale. Verrebbe da dire che non c’è niente da aggiungere. Ed invece sì: forse Cagliari non riuscirà a collegarsi con la Russia perché il festival di San Pietroburgo è stato oggetto di due allarmi bomba ed è animato dal terrore piuttosto che dai lustrini tipici di un festival. Questo lascia agli altri festival e alle altre associazioni del Mondo il compito di amplificare il debole segnale di aiuto che arriva da lì. Intorno al circo di interessi economici internazionali che legano la Russia al resto dell’Europa ci si chiede che fastidio dia l’amore per le persone dello stesso sesso. Ci si chiede se, stanti così le cose, abbia senso per l’Europa intrattenere affari ed interessi con chi reprime quei minimi diritti che pure in Italia sono insufficienti. Si chiede a chi abbiamo eletto in Parlamento un segnale politico chiaro e inequivocabile di libertà unito ad azioni concrete di lotta e prevenzione alla discriminazione e alla violenza; alle istituzioni religiose si chiede un segnale di coerenza alle aperture registrate a parole nei mesi scorsi.

ARC e tutto lo staff di USN si preparano a mobilitare l’intero festival in difesa del Side-by-Side e perché questa oscena deriva della situazione russa sia conosciuta e compresa anche qui a Cagliari, in Sardegna e in Italia, in cui poco e nulla si dice riguardo all’istituzionalizzazione dell’omofobia di Stato da parte di Vladimir Putin (che domani sarà in Italia, a Trieste e contro cui le associazioni già preparano importanti proteste di piazza) e del suo governo autoritario. Vi aggiorneremo passo passo.

Ecco il videomessaggio registrato dall’ARC in sostituzione del collegamento video che non è stato possibile organizzare

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