“Nessuna omofobia, il libro non era adatto”. La replica dell’assessore e della scuola

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Di Massimo Mele il 12 Aprile 2011. Nessun commento

L’assessore Pileri scrive al MOS “[…] mai ho parlato di oscenità, di pericolosità e di censura in riferimento a rapporti omosessuali trattati nel libro” che, ammette, “non ho ancora letto”. Dalla scuola di Arzachena confermano di aver richiesto la sostituzione del libro perchè considerato non adatto agli studenti dei primi anni. Ma Savina Massa rilancia “Ho le prove”

Giovanni Pileri

Molto rumore per nulla, si intitolava una commedia teatrale scritta da William Shakespeare. E, dalle reazioni seguite alla pubblicazione della notizia sull’esclusione del libro Mia figlia follia, della scrittrice oristanese Savina Dolores Massa, sembrerebbe questo il caso. O forse no.
L’assessore Giovanni Pileri e il liceo di Arzachena sostengono che la rassegna letteraria “sfogliare con classe” è rivolta a tutte le classi delle scuole superiori e non solo agli studenti degli ultimi due anni. “Quando ci sono arrivati i libri li abbiamo consegnati agli studenti dei primi due anni” ci dice al telefono Rosalinda Balia, docente nella scuola di Arzachena dove doveva essere presentato il libro “ma già dal giorno successivo, soprattutto le ragazze, hanno cominciato a riportare i libri sostenendo di non capirlo e di non apprezzarlo. Effettivamente, la prima parte contine delle situazioni che non sono così adatte a ragazze della loro età”. La docente continua citando una delle situazioni di difficile comprensione per ragazzi troppo giovani, ovvero quella di una donna che decide di rimanere incinta come la Madonna e, per farlo, si masturba con un cero. E, i suoi dialoghi con la candela, avrebbero bisogno, effettivamente, di una maggiore capacità critica. Oppure di uno sforzo maggiore dei docenti nel guidare gli studenti nella lettura, anzichè dargli semplicemente un libro da leggere.

I docenti coinvolti decidono, per evitare complicazioni, di cancellare il libro dall’elenco e informano l’assessore. “In data 16 marzo 2011 ricevetti una segnalazione dal liceo di Arzachena con la quale mi veniva comunicato che il libro prescelto non era adatto perchè caratterizzato da una terminologia non consona per i ragazzi delle prime classi del liceo” scrive infatti l’assessore in una mail inviata a questa testata. “Pertanto, a seguito della segnalazione della scuola, con nota in data 16 marzo e cioè prima della conferenza stampa di presentazione della rassegna, ho inviato una lettera all’organizzatore invitandolo a ritirare il libro”.

Savina Dolores Massa

Oltre a discolparsi, Giovanni Pileri ci tiene a sottolineare la sua estraneità ad atteggiamenti omofobi “Mai la scuola e neppure il sottoscritto abbiamo parlato di censura soprattutto con riferimento a temi legati alla omosessualità” scrive, e aggiunge “Il mio rispetto per gli omosessuali è totale e sinceramente non conoscendo il contenuto del libro , poiché la rassegna non era ancora cominciata , non capisco perchè mi debbano essere attribuite frasi o atteggiamenti discriminatori o di omofobia”.

Dal MOS rispondono che “Se l’esclusione del libro è dovuta al linguaggio ed alle situazioni descritte nel libro ed è stato richiesto dalla scuola, e se è vero che la rassegna interessava gli studenti dei primi anni e non quelli degli ultimi due anni, la vicenda assumerebbe un altro aspetto”. Ma l’associazione gay, lesbica e trans ritiene anche che le parole dell’assessore sarebbero più credibili se seguite da fatti concreti. “Sarebbe ora di sollevare il velo di silenzio sull’omosessualità che investe la provincia di Olbia Tempio, unico territorio in Sardegna a non aver mai ospitato incontri sull’omosessualità, sull’omofobia o sui diritti di cittadinanza con la presenza di gay e lesbiche. Non abbiamo alcuna difficoltà a credere alle parole della docente e dell’assessore Pileri, anche se rimangono alcuni punti da chiarire. Li invitiamo, comunque, ad organizzare degli incontri con gli studenti e con la cittadinanza sull’omosessualità e sull’omofobia dimostrando, nei fatti, di capire che la discriminazione e la violenza contro gay, lesbiche e trans si combatte solo con una corretta informazione, con la sensibilizzazione ad una cultura del rispetto e con il riconoscimento degli elemntari diritti di cittadinanza. Il 17 Maggio sarà la giornata mondiale contro l’omofobia. Perchè non mettere nero su bianco quanto sostenuto a parole presentando una mozione di condanna dell’omofobia in consiglio provinciale? Sarebbe un buon inizio per una provincia in cui la rappresentanza politica è quasi esclusivamente maschile e che non brilla per il rispetto delle minoranze, a partire proprio da gay e lesbiche”.
Ma Savina Dolores Massa, autrice del libro, rilancia: “Ho le mail di Ernesto Massimetti, il direttore artistico della rassegna, che accusa l’assessore di aver censurato il libro con quelle parole: Osceno e pericoloso per le menti dei giovani studenti”. La mail è datata 8 Aprile, quasi un mese dopo la richiesta della scuola. Il lasso di tempo tra la richiesta della scuola e la comunicazione all’autrice e le due versioni contrastanti coprono la faccenda di mistero. Qualcuno dice il falso. Leggerezza e superficialità sembrano essere gli ingredienti principali di questa telenovela. Ma se il direttore artistico della rassegna, Massimetti, ha attribuito dichiarazioni non veritiere all’assessore Pileri, quest’ultimo farebbe bene a ricorrere a vie legali e chiedere scusa all’autrice per il trattamento a lei riservato.

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